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Calliope

Calliope
Inno all'arte che nel nostro sangue scorre.

Le Nostre Parole

Ecco uno Spazio nel quale poter riversare le Emozioni

Aggiungete tutto ciò che il Cuore vi ha donato, così da poter essere pubblicato nei Post e prendere parte all'obiettivo de Il Giardino di Calliope.
Un caloroso saluto e che il viaggio all'interno di Voi stessi sia pieno di rivelazioni



192 commenti:

  1. Ricerco ferite dentro al tuo cuore
    profonde cicatrici lo animano
    ancora vivide e pulsanti di veleno.
    In equilibrio tra il vivere e l'accettare
    stanco di reprimere le speranze per timore di cadere
    chiudi in te il dolore
    disegnando un sorriso sul tuo viso.

    Ma io vedo e sento
    ciò che l'amore ha provocato
    al tuo animo sensibile
    poiché esso riecheggia nel mio.

    Rivivo i battiti
    e le emozioni
    così simili alle mia.

    Ed un abbraccio mite
    come il sole d' inverno
    ti dono
    amico mio
    per lenire
    i graffi del disincanto.

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  2. Quando son le parole a far vibrare l'etere e a divenire carezza dell'anima, il confine tra vita e morte, amore e dolore, gioia e tristezza, bello e brutto, non esostono più. Esiste solo l' Insieme, l'Amore.
    Grazie Sarina!

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  3. Strade di Pietra

    Pietra su pietra,
    tra salite e discese
    si rincorrono scolpite
    da venti a volte leggeri
    a volte sferzanti,
    percorse da mille piedi
    mille occhi e mille viandanti,
    con rivoli d’acqua che scivolano
    tra gli anfratti.
    Il profumo di rose si confonde
    con la brezza inondando le case.
    E’ già tramonto,
    pietra su pietra tutto torna,
    tutto si rincorre,
    tutto si ferma
    e nella notte pian piano
    tutto rinasce

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    1. Uno spaccato di vita osservato con l'occhio di chi ha già percorso il cammino e conosce la strada.
      Bravo Francesco.

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  4. Uno spaccato di vita osservato con l'occhio di chi ha già percorso il cammino e conosce la strada.
    Bravo Francesco.

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    1. gli stessi spaccati di vita che si ritrovano in quei piccoli paesini arroccati sulle montagne e nei borghi antichi costruiti appunto pietra su pietra

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  5. Un cielo di pace

    Giornata uggiosa fredda e piovosa,
    nuvole grigie sparse qua e la.
    Il grigio non è solo dentro,
    anche il cielo sembra una distesa
    di angeli morti.
    Trascino il mio pensiero
    lo rivolgo al domani che verrà,
    portando un raggio di sole
    ad illuminar se stesso
    con i colori della pace.
    Pioggia che bagna, pioggia che segna,
    ti sfiorano le gocce
    solcano il tuo viso scivolando via.
    Avrei tante cose da urlare a squarciagola,
    ma preferisco sussurrarle a bassa voce,
    vorrei poter dire molto di più,
    ma rimango in silenzio avvolto dalla pioggia
    che mi bagna, coperto solo dalla mia pelle.
    Resto li immobile,
    ad aspettare i colori della pace
    ad illuminare il cielo

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  6. Rondini
    Il volto proteso
    all'infinito bianco
    lo sguardo allargato
    e catturato
    dalle rondini che volteggiano
    incuranti
    della pioggia copiosa
    che scivola
    cantando e ridendo sui loro corpi
    L'anima si espande
    nelle lacrime di gioia
    del cielo
    e tutto l'essere avvolge
    le ali nere
    E l'insieme,
    rondine sulle ali di rondini
    si libra
    in questa spumeggiante
    sera di primavera
    E onde d'oceano
    mi avvolgono
    E cieli
    mi abbracciano.
    Volo.

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    1. il desiderio più intimo dell'uomo....volare libero, ecco tutti vorremmo essere delle rondini libere, è vero una rondine non fa primavera ma da un segnale....

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  7. Il volo, il gran desìo dell'Uomo!
    La libertà, da se stessi per essere se stessi e figli del Mondo.
    Grazie Giuseppe.

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  8. Pensieri

    Raccolgo i pensieri piu' belli
    arrotolando la fantasia,
    ne faccio un fascio di rose profumate
    le dono a te principe della mia notte.
    Custodiscili con cura,
    son pieni di luce, di speranza,
    si diffondono come musica
    nel mio cuore,
    ne colmano la parte migliore
    dedicata a te. ♥

    Annalisa Simonte.

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  9. Lei

    E lei chiuse gli occhi,
    al tepore della sera
    oltre quell'orizzonte
    dove trovo' l'arcobaleno del suo sogno.
    E lei chiuse gli occhi,
    dinnanzi a se l'amore
    ed un profumo di viole, a lei donate
    e trovo' i sapori di una volta
    ricordando l'eterno dolore.
    E lei chiuse gli occhi
    sorridendo
    ad un tesoro immenso
    portandolo via con se
    dove nessuno mai osera' piu'
    ostacolarla.
    E lei chiuse gli occhi.... sorridendo all'amore.

    Annalisa Simonte.

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  10. In te

    Voglio sentirti mio
    nelle incertezze della vita
    nel calore delle mie braccia
    nel sogno del mio domani.
    Voglio sentirti mio,
    quando l'alba arrivera',
    quando il chiarore di un'estate dentro di me esplodera'.
    Voglio sentirti mio,
    per donarti tutta me stessa
    per accarezzare la tua anima calda,
    per avvolgermi in te,
    nel desiderio di
    sentirti mio.
    Annalisa Simonte.

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  11. Arcobaleno

    Arcobaleno di pensieri
    si impossessa della mia mente;
    penetrano,
    si insidiano,
    pongono domande
    alle quali rispondere non so e
    vibrano,
    volteggiano,
    scendon fino all'animo
    pitturando lo scenario
    della mia vita,
    in un palcoscenico fiorito
    dove un di' riposeranno stanchi.

    Annalisa Simonte.

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  12. Sogno

    Candido sogno,
    impossessati della mia mente,
    inebriami col tuo profumo d'oltre vita
    che' mai fu viva questa voglia
    e mai cessera' nella mia anima che arde di passione
    e forte insonnia per il desiderio
    ormai incallito in me
    onde la vita rende veritiera la speranza.

    Annalisa Simonte ♥

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  13. Nel cuore

    Un cuore innamorato
    baciato dalla fortuna
    sprigiona luce pura, immensa
    attorno a se.
    Non teme, non soffre,
    non si confonde,
    brucia di passione,
    unico desiderio
    donarsi all'infinito

    Annalisa Simonte

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  14. Sentimento

    Volteggiando nell'aria
    si poggia su di me
    e' un sentimento
    che arriva da lontano, mi scuote
    irrompe nel mio animo,
    mi fredda
    mi gela
    mi ghiaccia
    mi rende decisa...
    E' ora,
    son pronta a ripartire
    le emozioni mi agganciano
    mi attanagliano, mi soffocano
    proiettano fuoco,
    e' ora di verita'
    per saziare la mia anima
    il mio mondo
    la mia vita.

    Annalisa Simonte.

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  15. L'Attesa

    Incontro di sguardi
    dove si perdono i nostri desideri,
    arrivano d'improvviso e ci avvolgono in un vortice.
    Come calamite,
    vicini senza toccarci,
    sentir vibrare nell'aria
    emozioni che ci appartengono.
    Troppa gente ci circonda....
    L'Attesa, un tempo interminabile
    dove pensieri si accavallano,
    sognare ad occhi aperti, le tue labbra
    sulle mie morbide, vellutate.
    Percorrere il tuo viso con un dito
    ed iniziare il viaggio
    d'attrazione fatale.
    Attesa di baci, di carezze
    di palpitazioni al cuore....
    Nell'attesa tutto si trasforma,
    dentro e fuori di noi.
    Non serve piu' nulla ormai, ne' parole
    ne' sguardi.
    Siamo un corpo e un'anima vibriamo di passione
    interminabile come l'Attesa.

    Annalisa Simonte.

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    1. Nell'attesa brucia la fiamma e nei colori di scintille impazzite, si consuma la passione.

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  16. C'è un silenzio

    c’è un silenzio antico nelle cose
    sui crinali dei colli
    nei limoneti
    in fondo alle valli
    intrecciate d’ortiche
    grovigli di rami disseminati
    erbe aromatiche
    finocchi selvatici
    menta e rucola
    c’è un silenzio antico nelle cose
    aspetta da sempre
    sorregge radici di ulivi
    nidifica nel forno sconnesso
    tendo l’orecchio
    a inseguire voci
    che invadono segni
    consonanze di parole lievi
    librate nelle crepe
    dei muri sconnessi
    tra ciottoli e spini
    dietro ogni siepe
    c’è un silenzio antico nelle cose
    estenuato da parole di sempre
    in ogni angolo
    della vecchia casa
    nella speranza che tende la mano
    inseguo tenacemente l’azzurro
    con occhi spalancati
    ma respirare cieli è un’altra cosa
    E c’è un silenzio dentro le parole
    che rimbalza distrattamente
    mai al tempo giusto
    muto nel dolore
    un silenzio non ancora sfiorato
    da venti lievi
    come le mie ciglia
    c’è un silenzio che nessuna parola
    può penetrare senza fiatare
    con mille nodi i suoni
    ne infittiscono gli echi
    segnati da erba calpestata
    e rami che annaspano
    al fruscio dei pioppi ansimanti
    ma poi senti l’acqua del torrente
    borbottare prima piano
    poi sempre più incessante
    parole e parole
    c’è silenzio nel nido
    di quei passerotti implumi
    c’è silenzio nel buio che trasmigra certezze
    nel rumore incessante dei dubbi
    nelle pagine bianche
    nei luoghi di frontiera
    in questo tempo che se ne va
    c’è silenzio anche nel fuoco
    che divampa e zampilla
    empiti di poesia
    arde seguendo tracce
    di odori suoni e colori
    ma quante parole non dette
    nel silenzio di tante parole

    Maria Allo

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    1. Leggerti è come entrare in un mondo magico, in un abbraccio che avvolge di silenzio pregno di note gentili, di colori e profumi e silenzi e silenzi e silenzi...

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  17. I poeti maledetti
    (di Francesca Montomoli)

    Maledetti da chi,
    da cosa…
    Dal sogno, dal destino,
    dal tempo smarrito
    dentro un rivolo
    di sudore
    fattosi rigagnolo
    di pioggia e pianto
    o dal riso distratto di un giorno beffardo
    che si scordò d'Amore
    e preferì Madonna Morte.
    Maledetti dal fuoco
    che d'ardore infinito
    avvampa le notti
    e negli oscuri postriboli
    della memoria alberga,
    stanando i topi del dolore
    col folle vino
    dell'illusione infranta
    o dal sussurro di un vento
    che mai si tace
    e dona forza al canto
    della loro voce.

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  18. Si parte dal dolore…

    si parte dal dolore del mondo
    dove contano i gesti
    le parole in libertà
    incise su arene di fuoco
    per noi espropriati
    tra il sonno e la veglia
    a ricercare suoni
    *
    si parte da lontananze
    scese nel mutato cuore
    immerso su bordi
    lambiti dal silenzio
    con echi di riflessi
    saturi di presagi
    *
    si parte da un moto circolare
    scalpita arde
    fino a farsi tufo
    nella brocca degli incensi
    si annida
    dentro fino al compimento
    dopo le mareggiate
    su fondali di mare
    *
    si parte da un tempo
    intriso di dolore
    smarrito dentro orbite vuote
    cerchio di cielo impeto di venti
    risuonano di gemiti le rive
    demenza di parole
    Erinni nelle menti
    se troppo silenzio
    o strepito di ali mi attraversa
    un soffio di vento
    da virgulti perlati
    snoda
    una sillaba piena
    di tralci appena nati
    neve di promessa
    stralcio di luce
    appena sussurrata
    *
    si parte da una balugine cieca
    su cardini sconnessi
    di fuochi spenti
    che grondano frammenti
    da invocazioni recise
    di perdono
    su marosi bianchi
    come la nostra anima
    da gemiti arcani
    mani su varchi
    che soffocano rugiade
    *
    si parte da foglie di quercia
    che fluttuano
    e si annodano al respiro
    poi si accendono silenzi
    nelle viscere stesse della terra
    *
    si parte da un’eco scomposta
    che sostiene sulle spalle tutto il peso

    nell’abisso del tempo
    il suo dolore
    e il mio

    Maria Allo

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  19. Parole in viaggio

    Una penna,
    un’agenda con fogli bianchi,
    bianchi e vuoti
    come la mia mente.
    Fogli che iniziano
    a sporcarsi d’inchiostro
    e a riempirsi di parole
    cosi come la mente di pensieri.
    Ecco sono dentro una stazione
    di periferia,
    in attesa di un treno
    che porta perenne ritardo
    ed inizia il viaggio
    dei miei pensieri sui fogli bianchi.
    Per una volta non sono io
    Ad essere in ritardo.

    Milano STAZIONE CENTRALE, in partenza per la premiazione di Firenze 13.04.2012

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    1. Quando l'anima è strettamente collegata alla penna, non possiamo che leggerla distesa sun foglio.

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  20. RINCORRI UNA STELLA

    Voglio rincorrere una stella,
    la sua luce e la sua vita,
    voglio soffiare sulle nuvole
    per farle sparire,
    voglio aspettare il buio
    per rivederla brillare
    e ricominciare a inseguirla.

    Palermo 21.03.2012

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  21. I MATTI

    Muti e assorti,
    fissano pensieri,
    strani ricordi da raccontare.
    Guardano il punto e osservano
    Scorrendo momenti di vita.
    Nei loro occhi che risplendono
    riflettono raggi di vita,
    raggi di speranza.
    Con un soffio liberano il cielo
    rivedendo le stelle.

    MESSINA 21.03.2012

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    1. Questa mi ha emozionata. Grazie

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    2. Grazie Sarina sono onorato, suscitare emozioni in coloro che hanno la mia stessa passione è il riconoscimento più bello

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  22. La parola nella mano scivola da Sulla scia ed. 2010 copyright Annamaria Vezio

    Confusa un'idea si arrotola
    sciolta nei colori della mente
    muta si confonde
    Balbetta un pensiero
    in cerca di parole
    per poter parlare
    per poter dire
    per poter fare
    Una parola, una parola
    che apra la strada
    che entri nel varco
    e racconti l'anima
    e libera la spinga
    fuori dal labbro
    e faccia fluire il discorso
    di questa mente muta
    troppo pregna di idee
    grandi, troppo grandi
    per diventare parole
    La parola nella mano scivola
    Nella mente i colori si fondono
    e nella larghezza delle idee
    silenziosi planano.

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  23. La coscienza

    Al frastuono del pensier mio
    urlato a tutto il mondo,
    Come il susseguirsi dell’ azione quotidiana
    l’animo dello stolto riverbera d’emozioni
    assopendosi nell’infinita paura

    Del segreto ormai perduto
    è tardi a riparar menzogna
    versando lacrima senza ritegno,
    affrontar la gogna mi rimane
    senza terrore del dimane

    Camminando a testa alta
    rimasi immobile Al mortal sospiro
    del sentimento mio
    Immaginando la sentenza
    chiusi gli occhi e al cor mio chiesi clemenza

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  24. daniela.nutini02 giugno 2012 14:16

    Ti amai /sinceramente-
    mentendo / e raccontando storie
    che hanno avuto la verità di menzogne felici.
    Con l’autunno ti amai
    e con l’inverno ti portai guanti di lana multicolori
    e con la primavera – manipoli di papaveri rossi.
    Con l’estate, poi /
    nel sudore dell’ un amore caldo di grano maturo
    ci narrammo di vecchi amori trascorsi/ di favole immaginate e di altri cuori spezzati…..
    Come la vita ti respiravo /
    e mi era di oscuro il perché di questo amore……
    catenelle sottili come fili di ragno mi avevi intessuto intorno
    da squarciare con la lama dell’odio
    per non restarne avvinta.
    Ma più saggia di me, fu la mia stregoneria:
    immaginai allora / una leggerezza di fanciulla sull’altalena
    un amore lieve e fugace,
    un amore leggero come il volo dell’ape/
    e ti portai così un canestro di fiori di corallo
    per comprare da te / la mia libertà.

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  25. LA COMBRICCOLA

    Musica e poesia ma anche realtà, si fondono e si rincorrono nelle note, a volte è la nostra indole, è il nostro spirito guerriero che ci indirizza verso un tipo di musica, di stile o un cantante piuttosto che un altro.
    Eh già da molti anni siamo ancora qua, ascoltiamo imperterriti e senza paura il komandante, lo ascoltiamo e lo cantiamo, lo cantiamo e lo viviamo, si perché vivere Vasco a distanza di anni dalla prima volta, ti da emozioni e se uno ti da emozioni, le stesse della prima volta, allora sono convinto di essere davanti a un mito.
    Sarà che ormai mi sono assuefatto, ma non riesco a iniziare la giornata senza una sua canzone da alba chiara a Rewind da Stupendo a vivere, ripercorro le tappe della mia vita e quelle parole riesco a sentirle mie, pur senza gli eccessi che le hanno generate.
    Spiegare Vasco e quello che provoca con la sua musica non è difficile è inutile, Vasco devi ascoltarlo e basta, è lui che ti porta in basso e poi ti fa volare, trasmettendo ad ogni nota ad ogni parola tante sensazioni forti, tante sensazioni che ti fanno scoprire fragile che ti portano a comprendere il disagio di chi hai di fronte.-
    Sembra assurdo, quasi folle ma molte situazioni o piccole emozioni nel mio lavoro, hanno avuto un esito positivo proprio grazie alle sue poesie, allora ho deciso di immedesimarmi, fino al punto di sfiorare e toccare per un breve periodo quella situazione di disagio che Vasco ha deciso di rendere pubblica.-
    A giugno di quest’anno sono andato al mio venticinquesimo concerto, questa volta però era diverso, era tutto diverso, erano emozioni forti già alla partenza, sarà migliore mi sono detto, forse è tutto dovuto alla prima volta da sotto il palco, eppure non è diverso dalle altre volte continuavo a ripetere, poi entro a San siro e mi ritrovo nel prato, a un metro dal palco le note scorrono, la pioggia cade, tutti abbracciati, si canta si balla e poi, e poi….poi tutto ha UN SENSO e insieme alla pioggia del cielo arrivano le gocce di pioggia dai miei occhi.
    Io 40enne sbirro, dalla testa dura, dal cuore nero ho pianto, si ho pianto per la mia canzone, perché fra tutte, quella è la mia, non sarà la più famosa , non sarà la più bella ma è la mia, ogni vascombriccolo, ogni solito, ha la sua e per i suoi motivi, una canzone che viene prima delle altre, una canzone che ti da emozioni, quella che ti da la spinta a risollevarti dopo una caduta.-
    Ecco questo è Vasco non è ne il drogato ne il depresso, i suoi detrattori lo hanno sempre attaccato accusato ghettizzato, ma 80mila spettatori per quattro concerti consecutivi li ha fatti lui non altri, segno che la sua musica, anche a 30 anni di distanza dal penultimo posto di sanremo, ancora viene cantata mentre di altre canzoni arrivate prima si è persa ogni traccia.
    Ci sono passaggi importanti da affrontare nella vita, da un’alba chiara, chiarissima luminosa e sconvolgente a un c’è chi dice no, no alla sopraffazione no all’egoismo no all’emarginazione e allora ecco che noi siamo sempre qua, noi siamo il popolo di Vasco, forse esagerato, forse complesso da capire, ma sicuramente sensibile più degli altri e più sensibile ai problemi degli altri che ai nostri, che ci volete fare siamo una combriccola, siamo la combriccola del Blasco siamo tutta gente a posto, noi siamo i soliti non cambieremo mai finché morte non ci separi e quando questo accadrà il mito prenderà forma illuminando la via ogni volta che ci risveglieremo e ogni volta che ci sbaglieremo e allora ci saranno gli angeli in un posto dove nessuno potrà darci ordini.

    Urgnano(bg) 19.10.2011

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    Risposte
    1. e soprattutto per un fan di vasco che la mattina si vede chiedere il permesso dal proprio idolo di pubblicarla sul sito ufficiale....dico che è particolarmente sentita, una di quelle cose che veramente escono dal cuore e diventano capolavori anche se non condivisi, , non sarà la piu' bella ma è la mia :)))

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  26. Tre metri sopra il cielo

    tre metri sopra il cielo a cavallo di un cammello
    cerco mille sogni e svanisco tra i disegni
    Confuso e disperato solo e abbandonato
    Alzo gli occhi al cielo mi ritengo fortunato

    In mezzo alle canaglie e in guerra con il tempo
    gioco a nascondino senza mai avere scampo
    ritrovo i vecchi amici e scherzo coi nemici
    li prendo per il culo e loro son felici

    Tre metri sopra il cielo a cavallo del cammello
    Scrivo i miei racconti usando il cervello
    Mi alzo dalla sedia apro la finestra
    Vedo nevicare e inizio a raccontare

    Scrivo poesie non sono eresie
    Le ascoltano gli amici e le sfottono i nemici
    Ormai sta finendo la guerra con il tempo
    adesso sono loro ad esser senza scampo.


    Urgnano 12.02.2012

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  27. Poesia premiata a Firenze nel concorso "Opera Prima" il 13 aprile scorso in presenza del Presidente del Consiglio di Firenze e del principe Ottaviano de' Medici di Toscana degli Ottajani. Che emozione la poesia e che emozione il poeta!

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  28. Errare è umano...! Chiedo venia.
    Magari sono una Sibilla e questa andrà a vincere davvero...

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  29. Manuel Gentile

    ‎Nel buio della stanza
    avvolti nel silenzio
    ascolto il tuo respiro
    il battito del cuore

    e il mondo si allontana
    e tutto resta fuori
    svanisce la paura
    perdendoci in un sogno..

    RispondiElimina
  30. Il Filo Invisibile

    Se potessi raggiungerti,
    annullerei le distanze
    immediatamente.

    E’ il mio pensiero
    che annulla le distanze
    e ti raggiunge
    ovunque ti trovi.

    Posso farlo ogni volta
    che ne ho voglia,
    se ti scrivo,
    sono certo
    di raggiungere la tua anima,
    voglio essere
    in contatto con te.

    Accorcio le distanze e
    penso che quello che scrivo,
    prima o poi
    arriverà al tuo cuore
    e la distanza sarà come
    un gomitolo di lana,
    che si assottiglia sempre più.

    Io da una parte,
    tu dall’altra,
    ma uniti
    da questo filo invisibile,
    che ci tiene uniti,
    e la distanza
    non esiste più...

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  31. I Miei ricordi


    Quando passeggio nei miei sogni,
    rivedo sempre la mia terra,
    sempre generosa immersa nel verde,
    alberi di ulivi e moltissimi fiori.

    Ora sono solo e passo il mio tempo,
    col conforto degli amici
    che mi fanno compagnia
    e mi rallegrano il cuore.

    Ho bisogno del sorriso della gente,
    per sentirmi vivo a volte sopravvivo,
    perché il destino con me non è stato clemente.

    Io che consolo tutti a volte
    mi prende la malinconia,
    poi cerco qualcuno e mi soffermo
    a parlare, mi rincuora e dimentico di me.

    Il mio viaggio termina qui,
    nel cuore ho l’emozione più bella,
    di quando c’èra lei con me a darmi forza e
    a tenermi compagnia.

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  32. Dove Andare

    Cammino senza una meta,
    busso
    e la porta del tuo cuore,
    ma non mi da risposta,
    vago
    solitario nella nebbia
    solo l’ombra mi conforta,
    finirà questa attesa ?

    Mi incammino in questo viale
    che conduce verso il tramonto,
    poi arrivo fino al mare
    da solo,
    provo un senso di pace,
    che mi pervade e mi rincuora.

    Miro l’orizzonte
    e il mio sguardo si perde nell’immenso,
    certamente escogiterò un modo
    per disinnamorarmi,
    però già so che sarà dura.

    Il corpo ha desideri contrari
    quando l’impeto d’amore ti prende,
    la ragione non l’ha mai vinta.

    Cammino
    tra le pozzanghere del tempo,
    dove affondano i miei pensieri,
    sono conscio che con la tenacia
    riuscirò a venir fuori da questo pantano.

    Scruto l’orizzonte,
    ecco l’alba
    il nuovo giorno mi appare
    regalandomi un po’ di pace.

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  33. CASA SUL MARE
    di Grazia Finocchiaro


    E ne risento silenzio
    di quella casa
    da dietro tende
    che il vento più non muove,
    di salmastro
    il tetto odorava
    quando fanciulli
    i piedi snudavamo,
    ilarità
    e bianche nuvole sfilacciate,
    manicaretti
    offrivano luce come sole.

    Oggi
    non ha pupille per guardare
    casa deserta
    affacciata sul mare,
    occhi chiusi
    le finestre serrate,
    per l’arsura
    appassiti gerani.

    Abbandonata dimora
    mesta nuda e muta
    nella memoria…
    tra pareti
    scorrono rivoli di pianto
    fuochi spenti
    alle bocche d’infanti
    al soffitto buie lumiere
    pareti che s’incrociano
    e ne fan vuote stanze.
    I flutti
    sberleffano la battigia
    e nel far ritorno dentro al mare
    trascinano il tetto
    di trascorso infinito.

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  34. Il cuore sanguina eppure una carezza è sospesa nel cielo e si frantuma sulla battigia.

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  35. Maria Luisa Mazzarini


    In un mistero d’ali

    Da spiaggia Zaiana

    per sentieri aulenti
    di ginestre

    al mare di surf
    di Vieste,

    aquiloni d’ anime

    che si cercano
    e rincorrono,

    in un mistero
    d’ali di gabbiani

    e di Vento.





    Maria Luisa Mazzarini
    (diritti riservati)

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  36. Dubbio

    Che silenzio assordante
    provoca l’incertezza,
    parole in chiaro scuro
    dette e non dette,
    tra i sogghigni e le occhiate,
    di chi del dire fa professione.
    Resto sospeso
    tra l’incazzato e l’offeso,
    con l’incubo
    di una grandinata di parole
    senza senso.
    E’ giusto vivere nel dubbio
    Tra i sorrisi ironici
    di chi non ti da risposte?
    Vorrei dar certezza a un’esistenza
    piena di dubbi,
    senza dover mai
    mascherar la mia insicurezza
    di eterno fanciullo.
    Son solo un sognatore,
    troppo spesso indeciso
    con un mille sogni da realizzare
    e mille altri da creare
    osservando il fiume della vita
    scorrere lentamente nel suo percorso.

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  37. ASSENZE

    Aridami,
    di mondi a stacco e sopra un attimo in fuga
    piegato, a involti vertici del senso
    è inane disarmonia, semifermo, il liquido.
    La mente spiega
    e come se l'anneghi nelle fertili incolture,
    dannami allora la radice
    e mi vuoi piano e sulla scesa
    a farti forte alla vigilia dei tuoi trascorsi.
    Morirò, ma non sarà ieri
    e restano due centesimi di carne, oggi,
    a ignominia della mia usura
    come
    a sgualcirsi di lato,
    e dunque olio, fondo che inebri e che fondi,
    dentro l'oltre di suture rimarginate.
    È la mia peste, convivimi nell'assenza.

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  38. Di grande impatto e profonda dimensione interiore. Labirinti aerei e consapevoli.

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  39. Tu sei

    Sdentata la mano che usi per nascondere.
    Stupisce il tuo viso.
    Lo racchiudi.
    Senza grido alcuno
    lo specchio ci ritrae insieme.
    Ti amo senza i miei occhi.
    Ti amo perché sei mio alito.
    Ti amo perché prometti la realtà.
    Qualunque essa sia.
    E tu sei.

    2012 copyright - tutti i diritti riservati

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  40. Quando la poesia entra nello scrigno dell'anima e dall'ombra delicata, con mani tenere estrae sentimenti potenti.
    Grazie Mario di Nicola per aver onorato questa pagina del tuo armonioso scrivere.

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  41. POI PIU’ TREMULA AL VENTO…

    Additavi paesaggi immacolati
    deprivati di voci e di presenze
    dove strati di pace a sovrapporsi
    -come mani su mani di colore
    su pareti annerite , deturpate
    dall’ingiuria degli anni e degli eventi -
    su colline flessuose, sempreverdi
    s’intuivano netti da lontano.

    T’aggrappavi in quel punto della sera
    a spuntoni di morbido osservare
    l’ammansirsi del giorno come fiera
    che s’acquatta nel suo covo consueto
    o al gancio d’un semplice ascoltare
    riecheggiare nell’aria d’altri suoni
    impigliarsi d’un flebile rumore
    nella rete di spazio tesa in cielo.

    Poi più tremula al vento tu d’un fiore
    sussurravi qualcosa che sfuggiva
    al suo atono cuore impreparato
    a raccogliere accenti d’un amore
    imprevisto, ramingo , raggelato
    dalla strana ragione di vedere
    d’ogni cosa perduta la bellezza
    quando tempo di averla più non viene.

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  42. Mario Di Nicola * Néorìa *10 giugno 2012 02:18

    Stella

    Tutto può accadere,
    anche che una stella rida.
    E lassù,
    c'è un gran vociare.

    2012 copyright - tutti i diritti riservati

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  43. L'uragano,
    s'accorse del vento dietro di se.
    Ormai era troppo tardi,
    per abbracciarsi ancora.
    Salutandosi,
    si amarono per l'ultima volta.
    Sui miei zigomi, il loro amore sprezza.

    2012 copyright tutti i diritti riservati

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  44. IRRIDUCIBILE PERDURA …

    Sfogli
    negli occhi contorni
    di un paesaggio
    pallido per nubi,
    transitorie forse,
    compatte a soffocare colori.

    S’infrange lo sguardo
    su case disabitate
    su strettoie dove filtra
    appena qualche spiraglio di luce
    e una calligrafia di segni
    di fratture nei muri
    racconta sommerse storie
    di ieri.

    La carta vetrata del divenire
    ha levigato le scabre superfici
    dei sogni di molti
    affilato il profilo di illusorie eternità.

    Ceneri di fuochi fatui
    il vento del tempo disperde.
    Irriducibile perdura
    amore dato
    oltre le contingenze,
    permane intatto
    come dopo eclissi
    la luna .

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  45. Da sghembe strade ancora passi sento
    compressi tra sussurri che fa il vento
    ed un silenzio arduo che s’attorce
    su penduli lampioni, sulle porte
    già chiuse a chiave con doppia mandata
    per apprensioni logiche e consuete.

    Ed è uno sgocciolio di cose morte
    Che fa contorno al mio quieto ascoltare
    L’accartocciarsi sordido del tempo
    Su cumuli di tempo compattato
    Che giace esausto, esanime, stremato
    Sul greto prosciugato del passato.

    Mugghio di onde immagino, lontane
    Nell’ora che conduce giù nel gorgo
    Più fondo della notte, ed un fermento
    Nel mare sconfinato di lampare
    Ma subito un latrato mi conduce
    Tra queste sparse case arrampicate
    A imbuto sui costoni della roccia.

    E sbigottito afferro un suono ancora
    Di passi nelle strade desolate
    aspetto che germoglino passate
    memorie a farmi compagnia
    poi nulla nella via si fa rumore
    resta il silenzio come un’agonia

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  46. IO

    Minuscolo essere fatto di terra e di gesso
    di mare e di sasso
    di vento e di pioggia
    di neve
    e di lava
    guardo e mi guardo
    il mondo mi compenetra in se stesso
    piccole formiche affaccendate
    noncuranti del tempo che passa
    ne del passo che schiaccia
    fremono ininterrottamente
    lavorano incessantemente
    niente le distrae
    esse fanno parte del mondo
    fanno parte di me
    minuscolo essere fatto di terra e di gesso.



    Cante Skuye 14.06.2012

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  47. Ho ascoltato il tuo silenzio
    per dare voce all'anima
    e nel tuo tacere ho scavato solitudini
    di terra lontana,

    incisa dai lividi
    dei pensieri seminati come sognanti lacrime
    per attraversare incerte acque.

    Fra barriere del tempo
    i miei palpiti vociano nelle crepe del sentire
    sismi interiori
    vulcani di sentimenti esplosi sulle le vie del cuore
    che prendono l'indomita destinazione,

    ...del tuo amore.



    Poesia-DESTINAZIONE AMORE
    di ELENA LEICA

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  48. in limine ti cerco



    dentro la gomena che sfugge
    al controllo della sera
    ti cerco
    nei rigori di un tempo che invade
    le tempie a doppia lama
    i sapori di labbra tra cardini di traversate
    come nuvole nel loro esodo
    ti cerco
    nel grembo di paese in quel soffio
    tempestato di suoni
    *
    dentro il cerchio zampilla
    frescura sotterranea di gemma
    ti cerco
    su fiori di glicine
    vibrano di nuovi sensi
    nemici di foglie
    tendono al mutamento per un gesto solo

    una sete avanza nel respiro
    sconfina su varchi per un sogno di nascita
    *
    in limine ti cerco per lungo spazio
    in grazia di un anelito
    mano che sfiora l’arcobaleno

    anche per un momento
    nel tuo esistere

    M.Allo

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  49. Un soffio caldo che vortica fra i sensi e l'anima. Bellissimo

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  50. La tua ombra mi segue.Dille di smettere

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  51. Mentre tu cammini nelle tue abitudini
    io non faccio altro,
    che disfare valigie di sogni.

    Ho appeso tutte le notti sulle pareti d'attese
    ed i giorni li ho costretti,
    ad andarsene.

    Vivo,
    nel buio di una splendida luce,
    che solo i miei occhi possono vedere

    e anche tu,

    quando ti accorgi che stai calpestando ricordi
    ed uno di questi,

    ...sono io.


    poesia-CALPESTANDO RICORDI
    di ELENA LEICA

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  52. Se ti avessi qui,

    ...le mani sarebbero come rami di un albero
    ti abbraccerebbero in un autunno
    ed i sogni sarebbero costretti a tradire notti,
    nello sfiorare il tuo volto.

    Saresti la mia stagione,

    ...dove mi rifugio
    ad aspettarti sui tappeti d'attese
    sdraiata sul sentimento che mi riscalda l'animo
    nelle ombre di un ricordo,

    ...quel ricordo che sa di pioggia
    lacrimata dal cuore
    sulle ingiallite foglie di un desiderio,

    ...sospeso nel tempo.



    poesia-SE TI AVESSI QUI...
    di ELENA LEICA

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  53. Non posso dirti
    addio,

    ...le mani tremano,
    stringo nel pugno le tue lacrime
    e mentre ti guardo
    e sfioro le tue labbra,
    i pensieri impazziscono
    nei fremiti isterici di un tormento
    che ci incatena
    in questo crudele attimo
    ed il cuore nei secondi
    euforico palpita.

    Stringimi forte
    come se fosse per l'ultima volta,

    ...e fammi respirare
    la tua anima che indossi
    nella primavera della mia pelle
    tessuta dalle tue docili dita,
    carezza che coprirà
    ogni istante
    quando sarò lontana.

    Non posso dirti,
    addio

    ...piuttosto mentirò
    a questo pallido gesto
    impaziente ladro di parole,
    ...mai dette
    che giacciono nel cuore
    come irrisolti sentimenti
    di un amore,
    ...solo sognato.

    Non posso dirti
    addio,

    ...il rumore del nostro treno
    nei binari interiori
    trema su note di una sinfonia
    che sconvolge il sangue,
    lo fa salire
    a soffocare il fiato
    nel suonare questo andare,
    sospiro di un ricordo
    appeso nel vento
    che dovrò ascoltare
    nell'autunno lacrimante di te,
    ...nell'animo.

    Non posso dirti addio,
    la prossima fermata
    è la stazione
    di quel sognato amore,

    ...sali.


    poesia-NON POSSO DIRTI ADDIO
    di ELENA LEICA

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  54. PULVISCOLO

    È un livido sarcofago di spazio
    assopito nella bruma che lo cinge
    che di fronte ai tuoi occhi s’appalesa
    -nebulosi per sonno o per accidia-
    e nel grembo lucente di pupille
    si rifugia, galleggia per inerzia.

    Per istinto, t’abbandoni al puro sguardo
    e sul far della sera ti rifletti
    nello specchio di ombre che divora
    ogni cenno di luce
    ed incrina il fervore delle vie
    seminate di vite a consumare.

    Poi approdi nei paraggi
    di un’ignota malinconia ,
    ti copre il capo un’aria appesantita ,
    s’incastra in te l’eterna debolezza
    di sentirti più fragile del vetro,
    acerba ancora a tratti , o già sfiorita
    nell’attesa di dare luce a giorni
    che siano meno ruvidi o gelati,
    più tiepidi di mani a trattenere
    pulviscolo di gioie senza pes

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  55. GENTE PER BENE
    “Io non capisco!”
    Ma vuoi davvero capire?
    Guarda il tuo specchio e vedi.
    Vedi lo sconosciuto che rifletti,
    vedi chi non sei, chi non senti!
    “Sono una persona per bene!”
    Ma il perbenismo non è virtù,
    è cancro che ti consuma dentro.
    Tu sei quello che non ti concedi
    un capello o un sorriso,
    fuoriposto, fuori luogo;
    quello che stira anche il fazzoletto
    e che mai una grinza si concede.
    Tu sei quello dalle scarpe lucide
    e il sopratacco sempre nuovo
    perché mai oserebbe trascinare il piede,
    neppure quando l’osso chiede.
    Sei quello che conosce ogni posata,
    che intinge appena il piatto di pietanza
    e ad ognuna assegna il giusto vino.
    Tu sei quello che al petto batte
    mea culpa ogni domenica,
    recitando a memoria i salmi.
    Quello che s’addormenta ogni notte
    col sapor del nulla sulla pelle
    e si sveglia ogni mattino
    maledicendo il mondo e il cielo.
    Io?..Io non ho niente,
    eppur sento d’avere tanto.
    Io non son nessuno…
    eppur so’ d’esser importante.
    Io vivo con amore e in lui credo.
    Io sorrido al mondo senza timore
    e quel sorriso mi torna di rimando.
    Io ho i pantaloni sporchi,
    perché sulle scale
    con la gente mi son seduto.
    Ho la maglia raggrinzita,
    perché con le stelle mi sono addormentato.
    Io non mi copro di pellicce,
    perché la mia moda è l’altrui rispetto…
    io, forse, non ho neppure il fazzoletto.
    Ora dimmi…volevi davvero capire?
    Se davvero lo volevi…ora hai capito!

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  56. UNA ROSA ROSSA
    Se un giorno il cuor tuo
    del mio piu' si lietera'
    allora
    posami tra le pagine
    del libro piu' consunto
    che tra le mani stringesti
    ogni sera dopo il vespro,
    come una rosa rossa,
    rossa d'ardore che l'anima
    tua piu' non brama.

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  57. Ladro di Bambini

    Descrivo con terrore Negli occhi miei
    la tristezza di chi vittima
    solo fu lasciato
    a patir le pene
    di un'infanzia rubata.
    Mi ritrovo impotente
    contro il ladro di bambini,
    ma combatto
    una guerra senza quartiere
    contro chi vigliaccamente
    impone il silenzio in nome di una fede
    e di un Dio
    che a volte non si vede,
    se non all'ombra dei cipressi,
    mentre cammina accanto a quel bambino
    senza mai più gioia nel cuore.

    Treviglio 19.06.2012

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  58. L'immagine che dal cuore addolorato nasce, è espressione di altissima sensibilità oltre che di non comune empatia e chiara denuncia dell'infamità e dell'ingiustizia.

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  59. è una denuncia chiara verso chi allontana gli uomini da Dio (sotto qualunque forma si trovi) commettendo atti infami verso anime innocenti, perchè le vittime è giusto ricordarlo sono i bambini non i pedofili, che sono tutto tranne che malati, sono solo e semplicemente criminali. una poesia triste e rabbiosa una poesia che chiede giustizia.

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  60. Ho fame del tuo silenzio,

    a morsi di poesia divoro le parole
    scritte nei versi dell'animo.

    Ho sete delle tue lacrime,

    a sorsi degli sguardi nutro il pianto
    appoggiandomi sul sentimento.

    Ho i sintomi di nostalgia,

    e cammino sulle orme dei tuoi passi
    ad incontrare la voce del misterioso ricordo
    senza risposte di un ritorno,

    e quando ho esaurito le domande
    attendo senza offendere il tempo,

    un tuo gesto
    per guarirmi dall'autunno.


    poesia di Elena Leica
    NOSTALGIA

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  61. Quando grandi parole sono opera di grandi emozioni

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  62. Silenzi del cuore

    Sono qui con te
    a specchiarmi nei tuoi occhi anziani
    tu vedi nei miei come eri ieri
    io vedo nei tuoi come sarò domani.
    Prendo le tue mani fragili
    e i tuoi occhi sorridono
    mi stringi poi nasce una carezza
    mi abbracci senza perché,
    senza parole
    i tuoi occhi umidi parlano da soli,
    non sono la tua famiglia
    ma lo sarò per quel poco che posso.
    Un momento speciale
    per noi due qui in cucina
    nel silenzio creato dal cuore.

    2012©tutti i diritti riservati

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  63. Una lacrima, accarezza il cuore. L'emozione mi inonda. Bellissima.

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  64. Io
    notte d'amore
    demone nella tua mente,
    perversa con le mie voglie
    tento la tua carne con la mia,
    tento i tuoi pensieri
    con i miei giochi,
    la tua volontà
    con la mia passione.
    Non resistermi…
    Scoprimi,
    raggiungi con me l'oblio...

    2012©tutti i diritti riservati

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  65. Il primo bacio

    Il gusto del primo bacio:
    sapore di nuvola
    dorata dal sole
    soffice zucchero filato
    arricchito dal cuore,
    si scioglie lentamente sulle labbra
    riposa sulla lingua,
    a occhi chiusi
    non vorresti piu' mandarlo via
    lo trattieni più che puoi
    ma, inevitabilmente sparisce,
    lasciandoti la voglia di riprovare
    e allora ecco,
    un altro bacio nasce
    ma il sapore è diverso
    cioccolato e peperoncino
    si fa piu caldo
    accende il desiderio
    brucia la gola
    scalda il corpo
    diventa un fuoco
    le labbra si fondono
    i corpi si accendono
    il bacio scende
    a ricoprire la pelle
    che ne chiede, ancora
    mai sazia,
    finchè le labbra si uniscono
    un ultimo bacio
    il più dolce
    quello dell'amore…

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  66. Se sensi e sentimenti si uniscono, diventano le parole spalmate di Nene...

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  67. RISVEGLIO

    Affioro
    e nel chiarore dell'alba
    ascolto
    il quieto risveglio dei sensi.
    Di lenzuola
    sulla pelle il serico tepore
    e nelle orecchie il fruscio,
    lieve nelle nari l'odore
    di un corpo accanto al mio.
    In quest'attimo sereno
    indugio
    or che all'incoscienza
    greve
    sopraggiunge il giorno.

    (Francesa Montomoli)

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  68. L'eco, come suono di sabbia fra le dita e vento sulla pelle...

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  69. Estate

    Che silenzio in questo pomeriggio assolato
    spicchio di campagna
    al di la della città afosa;
    solo voci di uccellini
    canto allegro che accompagna lo scorrere del tempo,
    mentre guardo le nuvole che si rincorrono
    e il sole che si nasconde
    tra i rami di alberi assonnati.
    Foglie stanche
    si dondolano pigre
    nel vento caldo.
    Rare macchine sfidano il calore.
    ... tutto tace
    ...tutto si ferma
    tranne la vita...

    2012©tutti i diritti riservati

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  70. Gocce di ricordi

    Cerchi la mia mano
    la sfiori timidamente
    mi guardi.
    Che cosa vorresti dire
    con quello sguardo stanco
    un po’ sofferente?
    La tua vita è stata lunga
    ma quando inizi a raccontare ti trasformi,
    torni la ragazzina di una volta
    l'orologio torna indietro
    nei tuoi ricordi sempre vivi.
    E torni bimba con le treccine
    il grembiulino a quadretti
    mentre aiutavi la mamma in cucina,
    senti il profumo della torta mi mele
    fragrante di forno
    con quel sapore che non ritroverai mai più.
    Mi guardi ancora, sorridi, le parole non escono più,
    la tua mano si posa sulla mia,
    hai paura di annoiarmi con le tue storie
    con i ricordi che rendi cosi reali
    pieni di colori
    ma che ai tuoi cari fanno alzare gli occhi al cielo
    come a dire “ancora??"
    Cara bimba malata di solitudine
    e malinconie
    parlami e regalami le tue perle di saggezza
    le terrò nel cuore
    mi parleranno negli anni
    quando ne avrò bisogno...

    2012©tutti i diritti riservati

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  71. …Se…

    Se fossi stata
    se sarò,
    sono...
    Quante domande mi pongo
    e risposte zero
    dubbi su dubbi:
    avessi
    avrò
    ho...
    Dal passato al futuro
    in un presente
    che è la somma di tutti quei verbi
    io, sono,
    io ho
    e guardandomi allo specchio
    alle mie spalle
    tornano immagini volti scene
    oramai perse negli angoli impolverati della mente
    e una domanda:
    "e se??"
    Tanti se
    troppi mah
    e le rughe aumentano
    nello specchio
    sul mio volto.
    E tra verbi e se e ma
    viene fuori
    IO.
    Io nello specchio
    quella che tante volte ha pianto
    per una carezza
    per un gesto un abbraccio
    per un bacio voluto
    mai dato
    per tanti discorsi lasciati in sospeso
    per non ferire gli altri.
    Io, che ho cambiato tante volte il mio destino
    che anche lassù ormai han rinunciato
    a rimettermi sulla dritta via
    io che lo sguardo troppe volte ho abbassato
    in segno di resa
    e ho imparato, dopo
    che mai si deve fare...
    E questa IO nonostante tutto
    ora mi piace
    perche' ha vissuto,
    vive
    vivrà!!

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  72. Donna io
    innamorata dell'amore
    spoglio il mio corpo
    la mia mente,
    libera da catene.
    Amo senza limiti
    senza pensieri
    dando tutta me stessa.
    Ascolto i miei sensi
    esaudisco i miei desideri
    vivo al massimo le mie emozioni
    Donna io
    nata dal mare
    trasparente
    come puro diamante,
    spumeggiante come onda sulla sabbia,
    accogliente come calda dimora.
    Dolce io
    da gustare lentamente,
    sciogliendomi tra le labbra
    di chi mi assapora.
    Donna io
    da amare
    ...completamente…

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  73. Mi piace…

    Mi piace spogliarmi
    sotto il tuo sguardo
    sentire i tuoi occhi
    che accarezzano i miei seni
    vedere la punta della tua lingua
    leccare golosamente i miei capezzoli.
    Mi piace sentire le tue mani
    sui miei fianchi
    scendere morbide
    tra le mie gambe dischiuse
    e dolcemente farsi strada
    nel mio umido fiore.
    Mi eccita la tua lingua
    curiosa, che fruga
    raccogliendo le mie gocce di rugiada
    che penetra in fondo
    per regalarmi un piacere infinito.
    Amo sentirti dentro di me
    per ricominciare insieme sul tuo scettro infuocato.
    Reprimo le grida
    stringendo le gambe ai tuoi fianchi
    per poi aprirmi
    fino a sentirmi in te, quasi.
    La tua bocca
    non mi lascia mai sazia
    è dappertutto sulla mia pelle arsa dal calore del sesso,
    mi rinfresca, mi calma
    cerca la mia
    unendo i respiri
    e i battiti diventano una cosa sola
    mentre il paradiso si avvicina...

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  74. …E tu?...

    Tra i ricordi, nel cuore
    quella luna grande bianca,
    un gabbiano solitario
    su quella barchetta rovesciata in spiaggia,
    la compagnia delle onde e delle stelle,
    in silenzio,
    ascoltavamo il canto del mare
    abbracciati.
    Un bacio, poi altri
    baci infiniti al sapore di nutella
    mangiata con le dita,
    tra tante risate
    ballando su note silenziose.
    E quella notte di tarda estate,
    è li
    ogni volta che guardo il mare
    e un gabbiano notturno
    attraversa la luce argentea,
    sento le tue braccia forti
    che mi stringono
    il tuo respiro caldo sul collo.
    Mi stringo a me
    due lacrime scendono
    le parole escono da sole:
    "tornerà l'estate...
    ... E tu?"...

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  75. Calore e fuoco

    Bacia queste labbra
    con le tue
    che bruciano di passione.
    Toccami accendendo il mio corpo
    come sabbia sotto il sole,
    sfiorami come serpente
    insinuandoti nei miei segreti.
    Mani su me
    pelle su pelle
    calore e fuoco
    che giocano,
    infiammano
    e poi placano
    come oasi fresche.
    Entra in me
    come versi di poesia
    come note di musica antica,
    entrami nel cuore,
    un sogno che finirà
    lasciandomi dentro una piccola fiammella

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  76. MIO

    Desidero le tue braccia
    strette a me
    scaldarmi col tuo calore
    di nuovo,
    sentire il tuo corpo
    che trema vicino al mio.
    Tornare indietro
    per baciarti
    carezzando il tuo viso dolce
    mentre mi sussurri dolcemente
    "sei mia".
    Attimi volati troppo presto,
    ma ti sento in me
    prepotentemente mio
    qualsiasi cosa è accaduta tra noi
    non ha rotto l'amore immenso.
    Ti ritroverò
    in un’altra vita
    in un altro mondo
    e sarai di nuovo mio...

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  77. Tu ed io

    Giorno tu
    notte io
    tu chiaro e caldo
    come l'estate
    io scura e magica
    come sabbia e mare sotto la luna.
    Luna e sole
    che per un infinito istante
    s'incontrano
    luce e buio
    amore impossibile
    ma eterno
    fatto di sguardi
    e baci di stelle e nuvole.
    Pochi attimi
    per un amplesso fugace,
    tuffandoci nelle onde del mare...

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  78. Tra ricordi e realtà

    Eccoci riunite per la cena
    io e le mie quattro bimbe quasi centenarie,
    come ai tempi loro, senza televisione
    guardandoci negli occhi
    parlando di tutto e di niente
    in un silenzio in cui senti quasi chiacchierare il piatto,
    parole e risate che nascono all'improvviso.
    E da un gesto,
    iniziano i ricordi, le storie
    ognuna ha qualcosa da dire
    da aggiungere
    ai racconti di una vita:
    com'era la moda negli anni "anta"
    il giorno del matrimonio,
    la nascita dei figli,
    momenti di gioia
    che lasciano lo spazio
    ai momenti brutti dei giorni di guerra.
    Prendono vita quei ricordi
    quattro storie diverse
    ma cosi uguali
    ricchi di particolari
    che nei libri di storia non sono scritti
    ma che nelle memorie rimangono impressi,
    marchiati a fuoco.
    E cosi scopro che si beveva il caffè di grano abbrustolito,
    di fave, di ghiande,
    che si faceva il pane di riso,
    che ci si scambiava le razioni
    per avere un po’ di tutto da mangiare.
    E quando le sirene suonavano all'improvviso,
    tutti lasciavano tutto,
    correndo nei rifugi,
    si pregava insieme per arrivare al giorno dopo,
    la gente si aiutava senza chiedere niente in cambio.
    Vivo l'arrivo degli alleati
    li sento quasi,
    come sento il sapore della cioccolata
    che regalavano ai poveri italiani,
    vivo nelle loro parole
    la gioia della libertà
    della vita che lenta torna normale.
    Senza accorgercene ormai è gia buio
    dispiace quasi alzarsi da questa tavola
    ricca di emozioni forti
    di lezioni di vita per me
    e vado a letto con quelle immagini davanti agli occhi,
    il mio rispetto per quelle donne aumenta
    loro si che sono Grandi...

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  79. Fiore di miele

    Il suo viso scivola
    tra le gambe dischiuse,
    cerca il bocciolo del piacere
    con le labbra bacia
    la pelle morbida
    la lingua si fa largo
    raccoglie gocce di miele
    profumato di bosco,
    trova il timido fiore nascosto
    lo sfiora leggero
    poi ci gioca
    lo eccita...
    Le mani carezzano la schiena
    arriva ai seni
    raccogliendoli tra le dita.
    Il respiro si fa piu veloce
    mentre la lingua esplora
    la calda intimità.
    E continua, incalza
    i fianchi di lei si alzano
    offrendosi ancor di più
    infine il grido liberatorio
    dell'orgasmo atteso,
    appagata si arrende
    all'amante.

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  80. La poesia erotica, stesa sui fogli come pelle sulla pelle di amanti consapevoli, è delizia e sorriso del cuore.

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  81. Bere la vita

    Fresca goccia di rugiada
    la mia mano
    scivolo dal tuo viso
    carezzandoti gli occhi,
    mi soffermo sulle labbra
    giusto un istante per un fremito.
    Sul tuo torace disegno linee
    con le unghie graffiando leggera
    scendo oltre
    tra le tue gambe possenti
    trovo il mio guerriero
    pronto per la battaglia.
    Tra le labbra lo sento,
    caldo,
    pelle di velluto
    mi eccita
    con la lingua ti percorro
    ti gusto...
    Guardo i tuoi occhi chiusi
    il tuo viso perso nel piacere che ti dono
    il tuo corpo proteso
    per darmi di più
    i tuoi fianchi che danzano
    tra le mie mani...
    Vorrei tenerti per sempre cosi
    ti bevo come nettare degli dei
    saziandomi della tua vita.

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  82. Scrivimi sulla pelle

    Una pagina del tuo libro
    la mia pelle
    scrivi con le labbra,
    con le dita
    disegna i tuoi pensieri.
    Leggimi con i tuoi occhi
    interpretando i silenzi dei miei sospiri,
    non mettere la parola fine
    tra i nostri corpi
    che si fondono
    in amplessi selvaggi,
    appagami con il tuo piacere,
    accendimi di passione
    coinvolgi i miei sensi
    e da una pagina
    nascerà il libro del desiderio.

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  83. Luce e Bambolina

    "Sei la mia Luce"
    disse Bambolina
    guardando l’astro nel cielo.
    "Mi rifletto nei tuoi occhi"
    rispose Luce a Bambolina
    baciandola sulle labbra
    prendendole il cuore...

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    A Luce e Bambolina di ♥

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  84. Rosso & Nero

    Rosso il mio cuore
    vive di passione,
    neri i tuoi occhi
    aperti su me.
    Rosse le mie labbra
    pronte ad assaggiare la tua pelle,
    nere le mie ombre
    sulla pelle seminuda.
    Rosso il mio vestito
    per provocarti
    salendo sulle gambe
    e più su,
    nere le mie calze
    che finiscono dove inizia il peccato.
    Rossa la mia voglia
    ormai bollente,
    nero il buio
    del piacere imminente,
    per il desiderio di giochi indecenti ,
    per chi non osa.
    Nel rosso
    nel nero
    s’intrecciano i corpi,
    si fondono grida e respiri
    sulla pelle nuda
    umida di sesso
    odorosa d'amore…

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  85. ORA DI PUNTA

    Sono la mappa dell'ipocondria incisa nel nulla di quel clangore avvolto e dolorante degli stuoli di cormorani assenti. E c'erano stazioni e volti, ripresi per un attimo d'occhi incrostati nella derisione del concepirsi, l'arrivo del tuono obbligato, tentavo di frazionarne l'effetto. E poi si ritenne che l'acqua divenisse balenio tra i fasci potenti e le stuoie all'inferiore dei piedi. Obbligavo mete d'occhi irretiti nell'accezione di una misura ch'è forse per sua naturale, funesta connivenza, l'etereo passaggio a clima massimo. Ho avuto parole di legioni, catarsi a frugarsi nel sonno, significazioni dell'immemore fango e letargie di bipedi in reset. Saprai di un fulmine che colpisce la cresta dell'acero, e sono stigmatizzate, nell'ora di punta, le premonizioni, lo iodio, poi maree e spostamento liquido, oscuramenti del tema lambente che fosti.

    Marco Nuzzo

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  86. Essere

    Ci sei
    ci sarai
    ci sei stato
    non ci sei più...
    Io ci sono
    e ci sarò
    nel tuo non esserci...

    2012©tutti i diritti riservati

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  87. Cammino

    Cammino
    tra le pagine di un libro
    la mia vita,
    un aquilone.
    Cerco di dirigerla
    tirando quel filo sottile
    ma il vento del destino
    è piu forte
    spezza il mio fragile filo:
    la mia vita vola al di la di queste pagine…

    2012©tutti i diritti riservati

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  88. Canto d’amore

    Avvolta da te
    fusa nel tuo corpo,
    fremo nella tua passione
    eccitando il tuo folle desiderio
    prendimi la carne sfiorando la pelle
    penetrami nel cuore
    entrando nei miei pensieri vogliosi.
    Gioca, saziandomi
    spossami,
    ma fammi rinascere
    in note sensuali del tuo canto d'amore.

    2012©tutti i diritti riservati

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  89. Fagotto Alla Tua Nudità

    Avvolgo il mio petto nel delirio dei tuoi seni
    dove levitano i tuoi capezzoli pieni di fuoco
    rovesciando lussuria e sospiri,

    penetro nel tuo ombelico il miele delle mie labbra
    con la passione e l'armonia di un bacio etereo,

    la fantasia delle mie mani
    scuotono la geografia del tuo corpo nudo
    che vibra sotto il viavai delle mie dita.

    Brilli nelle insonnie della luna
    inchiodandoti follemente nella mia pelle bruna e dolce,
    vivo nella tua schiena

    attiro ubriacandomi nella curvatura del suo ponte,
    annido nel tuo collo melodico e sensuale
    la mia bocca caramellata e desiderosa,

    legati alla mia lingua e torna a nascere
    pletorica e per sempre.

    © Maurizio Trapasso - 29.07.2012

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  90. Miele Della Mia Poesia

    Mi accarezza il tuo silenzio inesauribile
    - sinfonia della mia anima -
    e mi trattengo nel colore della tua parola,
    immutabile sostegno delle mie labbra,
    che mi imprigiona il petto con toni oceanici,
    forgiando il respiro puro della pelle dei miei versi

    E mi piaci
    Nell'implicita balbuzie delle tue dita,
    quando il tuo audace pensiero,
    mi cattura nel vulnerabile balcone del sogno
    e ti vedo brillare nella notte del mio corpo

    Quando la barca del mio silenzio
    cerca il tuo faro per calmare la premura di rapinare il tuo bordo

    Quando tra mormorii sottomarini
    gemi il mio nome
    e chiedo la pazzia di stare con te,
    sommergendo la mia luna, in attesa della tua passione

    Mi piaci
    E mi do al tuo diletto,
    perché il tuo abisso mi soffoca di vita
    - miele della mia poesia -
    liquore che mi ubriaca la fronte
    e mi porta a spasso per un eterno sogno d'amore

    © Maurizio Trapasso - 16.07.2012

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  91. Quando le emozioni diventano corpi e le vibrazioni estasi.

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  92. Treno di notte

    Nel silenzio della notte
    corro verso l’ignoto,
    lasciando alle mie spalle
    un arido tramonto.
    La mia strada è obbligata
    da due rette parallele,
    una strada che porta
    alla destinazione e al destino
    scelto da altri.
    Corro, corro veloce sbuffando,
    porto idee e speranze
    verso un destino da compiere,
    corro lontano da chi vigliaccamente
    cerca di stuprare la mia vita.

    ....era il 2 agosto 1980

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  93. Il Sole Nel Cielo

    Voglio che mi dica quello che senti
    senza che importi nient'altro in questo mondo,
    che le tue labbra sillabino il mio nome,
    che la tua respirazione si agiti nel mio udito.

    Voglio sentire il tuo cuore vicino al mio,
    perché ho paura
    che quello che percepisco sia solo un sogno,
    o magari, sia un crudele miraggio.

    Inchiodami giusto una freccia
    al centro del petto,
    e dopo prendimi nelle tue braccia,
    quando mi prostri davanti al tuo suolo.

    Portami con te ai bordi del desiderio
    ed albeggia nel mio corpo.

    Entra come il sole lo fa nel cielo
    e dopo ritirati ma non andare via lontano.

    © Maurizio Trapasso - 04.08.2012

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  94. Tocco di petali
    le tue labbra su me,
    pelle chiama pelle
    ti accolgo
    in un intreccio di passione,
    unione di gocce
    umide di sesso..
    Tu su me in me.
    Io calda di te.
    vogliosa di te,
    intrisa del tuo odore,
    so di te...

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  95. Nell'eterno flusso e riflusso della passione.

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  96. Sonno

    In questa notte calda
    tra stelle e luna
    vorrei dormire.
    Dormire per non pensare a te
    dormire per dimenticare tutto
    oblio del sonno
    per sognare un mondo che non c'è,
    inventarmi un amore
    una vita...
    Dormire tra pensieri che volano
    ali leggere distaccate da farfalle,
    dormire nel caldo avvolgente
    come abbraccio materno,
    un filo di vento
    canzone silenziosa che si poggia sul cuore...

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  97. Muri di tristezza

    E' notte fonda
    insonne per malinconia,
    angoscia vagante
    tra canzoni melodiche e ricordi,
    due lacrime scivolano sul viso.
    Abbraccio questo cuscino
    accoccolandomi in un angolo
    del divano.
    Ho bisogno di calore,
    di un abbraccio che calmi i miei singhiozzi
    di una carezza che faccia nascere un sorriso.
    Non c'è luna stanotte,
    si è nascosta dietro un muro di nuvole,
    come il mio cuore,
    nascosto da un muro di tristezza...

    2012©tutti i diritti riservati

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  98. Il Tuo Corpo Giace Nudo Sul Mio Poema

    Il tuo corpo giace
    nudo sul mio poema
    dando la sensazione
    di volere sedurrlo
    col tuo subliminale corpo
    discreto ed occulto
    nel languido schizzo
    del mio bozzetto poetico.


    I tuoi occhi guardano fissamente
    le mie facili parole
    come aspettando il momento
    per attirarli e portarli
    vicino alla tua soave bocca per baciarli
    sempre con quella seduzione
    presente e squisita
    che precisa per tutta la tua pelle
    e che bene adorna le mie lettere perse
    sul colle delle tue anche
    tanto belle e tornite
    quanto grandi le onde del mare.


    Coi tuoi seni dolci
    che si riposano
    sui paragrafi del mio poema,
    cominciando l'idillio del tuo capezzolo
    ed il mio sonetto
    e tuo tenero e seducente,
    frisate il tuo fiore al mio silenzioso verso
    coi tuoi deliziosi petali
    disegni uno spazio nell'universo
    dove il pianeta Venere è la cima
    a trovarti perfetta
    attirando l'emisfero
    dei miei chiari desideri
    di poeta del tempo e dello spazio
    dove il tuo ventre è il gentile padrone
    che mi sottomette e mi trasforma
    le speranze in un sogno irraggiungibile
    e profondo dell'amore
    verso la tua voce argentina e melodiosa,
    come quello sassofono melodico
    che mi domina
    che provoca premura,
    sensazioni e desideri di un bacio
    verso il tuo profumato collo,
    tanto squisito come il tuo grembo
    dove culli il mio verso
    ed il mio poema,
    innamorato di te
    e del tuo silenzioso corpo.

    © Maurizio Trapasso - 18.08.2012

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  99. Poesia di sere di vita

    Poesia di una sera
    passata a guardare un cielo
    puntinato di stelle
    corona elegante
    alla luna che illumina
    i cuori innamorati...
    Poesia di un tempo che passa
    lentamente,
    sempre uguale,
    vissuto nei sogni
    che la notte rende audaci,
    reali...
    E questa finestra
    illuminata solo dai miei pensieri,
    si apre a discorsi tra me e il mio cuore,
    poesie nate da perché
    di risposte mai date.
    Il sonno si perde nelle parole
    nelle onde del mare,
    sulle impronte sulla sabbia cancellate da vento,
    come la mia vita
    lasciata alle spalle.
    Occhi che bruciano
    per guardare il sole che nasce
    e l'ennesima domanda
    "quando la mia vita cambierà'?"

    2012©tutti i diritti riservati



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  100. Oltre Questi Versi

    Profilo un secondo senza toccare il tempo,
    assopendo questa giustizia di raggiungerti in silenzio,
    questa pausa profonda che dichiara un ti amo
    quella guardata tua, il mio sentiero


    Si impenna questa foglia nel vento
    con tre puntini nel suo corpo,
    affinché legga dalla mia bocca
    quello sospiro che si nomina in gran segreto,
    sofisticata unione che decreta l'accesso
    alla soglia del tuo spazio


    Percorro le praterie azzurre delle tue mani
    mentre sommergo il mio alito,
    vetro di smeraldi
    germinando rime di sole nella tua finestra


    Il tuo eco vicino
    mi assorbe nella sfida di intagliare alabastri
    nel tremore della tua carne,
    armonica passione superandoti il sangue


    Tessuti di sogno ricamati di chiavi,
    commesso chiaro della mia anima per amarti


    Oscillo la sostanza di oro
    nel crogiolo che ti abita la lingua,
    sono risplendente scivolando i miei pendii,
    circuito in bemolle intonando l'alba nelle mie vene


    Il mare si dichiara nei miei occhi,
    le sue onde scivolano per le mie dita,
    i sospiri inghiottono la schiuma delle mie labbra
    e ti bacio per caso oltre questi versi

    © Maurizio Trapasso - 19.08.2012

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  101. Dorme il mondo

    Ninna nanna di stelle lucenti.
    dorme il bimbo in braccio alla mamma
    dorme l'innamorata sognando l'amore
    dorme la foglia sul ramo dondolando nel vento,
    dorme la luna cullata dal mare...
    Dorme la vita battendo nei cuori,
    svegli i sogni dei desideri
    reali irreali chissa’.
    non importa,
    dormi mondo coperto dal cielo
    dormi sereno, nasce un sorriso
    ninna nanna ninna oh...

    2012©tutti i diritti riservati

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  102. Fame

    Fame infinita
    del tuo corpo,
    desiderio
    di dissetarmi di te,
    acqua di vita
    entrami nel sangue
    sazia i miei sensi
    placa questa voglia.
    La notte è calda
    lenzuola che sanno di noi
    sulle labbra sapore di te.
    Ho fame ancora...
    Mai stanca di accoglierti,
    di regalarti notti di desideri
    mi sfamerò
    fino a stancarmi
    e addormentandomi sul tuo petto
    l'ultima immagine nei miei occhi,
    sarà quella del tuo viso...

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  103. Solo amore

    Tra stelle e mare
    tra luna e nuvole
    si chiudono gli occhi
    il sogno inizia...
    Ascolto la voce del vento
    mi parla di te
    tu nel mio cuore
    tu nella mia mente.
    T’inseguo tra le ombre
    ma scivoli via,
    guardo intorno
    non ci sei
    ti ritrovo,
    ti sento.
    Sentirti, averti,
    sei tutto per me,
    dove finisce la luna
    inizi tu tra le stelle lucenti,
    ti respiro
    aria d'amore sei..
    Sentirti mio
    in un sospiro
    nella magia della notte,
    accoglierti piano
    in me.
    E tu ritorni
    raccontando di cieli di sabbia e mare,
    accarezzandomi.
    Come luce
    mi rischiari…
    Non lasciarmi
    voglio solo amore...

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  104. Pelle di seta

    Come seta
    la mia pelle
    scivola su te,
    sensuali brividi
    nei tuoi occhi appena dischiusi.
    Carezze sempre piu intense,
    la lingua scorre
    raccogliendo gocce di noi,
    le tue mani morbide
    prima dolci
    poi sempre più padrone di me.
    Calore
    nei nostri corpi uniti
    abbandonati,
    senza riserve.
    Tra i raggi del sole
    fare l'amore,
    scoprirci,
    respirandoci...

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  105. Sete Di Vita

    In estasi i tuoi trifogli, le tue tuberose e gelsomini,
    gli uccelli di aprile vanno al paradiso,
    sono grilli quelli che pettinano violini con permesso,
    si escludono per il viaggio le gemme e scarpini.


    L'oscura chiarezza entra ai tuoi confini,
    abbaglia nel tuo cotone l'oro del tuo ricciolo
    che culla nelle sue tenerezze la notte con incantesimo,
    si ascolta in dolce sogno cantare a serafino.


    Assente nel concerto spingi il ciglio
    ed occulti i turchesi festivi della tua aurora,
    traversina collochi corona alla montagna.


    Aperta la tua ciliegia si alza seduttrice
    e calma la nostra sete di vita nella tua capanna.
    Presenti e lontani in astro che si ignora.

    © Maurizio Trapasso - 30.06.2012

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  106. ALI DI VENTO

    Ali di vento,
    immense ali o minuscole foglie
    che il piede calpesta
    o la mano raccoglie,
    minuscole foglie o immense ali
    come un gioco silente
    fra dei e mortali,
    frusciare di foglie
    in un fruscio d’ali.
    (Francesca Montomoli)

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  107. Abbraccio d’amore

    Si apre il mio corpo
    per te
    come un fiore meraviglioso
    su un letto di petali stellati.
    Mi arrendo a te
    che rubi tempo alla vita
    che parli di terre lontane
    di sogni e fiabe
    e una lacrima dai miei occhi,
    scivola via
    portandosi dentro quelle immagini.
    Ti amo mio amore,
    nostalgia di te
    già ora che sei qui con me
    come sabbia scivoli via
    tra le mie dita inermi.
    Ti guardo
    in questi lunghi silenzi
    vorrei che in un abbraccio
    mi raccogliessi dentro il tuo cuore,
    stilla di sangue vivo
    per vivere in te
    per sempre...

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  108. Bacio di Luna

    Da quelle labbra
    vorrei baci
    e parole d’amore.
    Un bacio dolce
    sapore di luna
    avvolgimi nei tuoi sensi.
    Tu mi riempi il cuore
    con sguardi che parlano,
    con una carezza
    mi tieni in una mano,
    portala al cuore
    sentirlo battere
    è vita per me.
    E mi trasformerò in luce e aria
    solo per entrare nei tuoi occhi
    per vedere ciò che vivi
    per respirarmi
    ed essere parte di te
    ... sempre...

    2012©tutti i diritti riservati

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  109. Pensiero di te

    Pensiero insistente
    presente
    prepotente...
    La tua voce
    cosi calda
    entra in me
    socchiudo gli occhi
    tu in me
    le parole diventano carezze
    e poi baci
    ed emozioni
    sensazioni
    brividi...
    Col viso arrossato
    dal tuo calore,
    respiro il tuo respiro
    labbra leggere
    sfiorano la pelle
    ma è solo un attimo
    un pensiero
    un desiderio
    ... di te...

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  110. Un'Alchimia

    Un'alchimia
    la leggenda dei tuoi baci.

    Ed un cielo che eccelle
    in lenzuola nauseate
    per sequestro di un'ambra
    che indurisce il tiepido
    e dritto ardore per i ricordi.

    Una cattedrale
    le tue dita
    ed il muschio nell'equazione delle tue carezze
    della quale solo tu ed io
    sapevamo la formula.

    Si sciolse
    fino al centro del sapore
    e come foglie di bandoneon
    si disidratano in te,
    come genuino proprietario
    del mio niente

    © Maurizio Trapasso - 03.09.2012

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  111. Amore …

    Cos’è l'amore?
    E' respirare insieme la vita
    un canto di cuori che battono cercandosi alla luce della luna,
    che illumina le anime innamorate.
    Amore
    quante frasi
    quante poesie e canzoni
    vissute intensamente
    lacrime e sorrisi
    e baci splendidi nel sole
    volando sulle nuvole
    giorni che passano
    senza accorgersene
    ricordi su ricordi
    destinati a far nascere gioia
    o pianto...
    Amore
    solitudine e malinconia
    abbracciati a un cuscino
    gli ultimi odori sulla stoffa
    un tiepido calore
    tutto riporta a te
    e dire "mi manchi "
    o "dove sei"
    fa male all'anima
    in questa notte che non finisce più...

    2012©tutti i diritti riservati





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  112. Ti amo così…

    Ho cercato il tuo ricordo
    tra le onde del mare,
    riflesso nella luna il tuo viso,
    allungo la mano
    una carezza sull'acqua,
    un bacio nel vento.
    Accoccolata sulla sabbia,
    il tuo calore,
    ti sento vicino,
    parole mute parlano al cuore.
    Una lacrima,
    il cuore si stringe,
    ti amo cosi tanto
    che l'immenso è niente...

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  113. Voglia d’amore

    Voglia delle tue labbra sulle mie
    mentre calde carezze
    sul collo risvegliano i sensi.
    Scendono quelle labbra
    ad assaggiare i seni
    giochi di lingua
    brividi intensi
    le mani scoprono
    avidamente
    l'oasi del piacere
    bagnata di gocce di rugiada,
    fremente nell'attesa .
    Sospiri che invitano,
    occhi socchiusi
    le labbra che chiamano il tuo nome
    il corpo, inarcato
    si apre al tuo amore.

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  114. Mi sei entrato nel cuore


    Tu sogno
    hai fatto nascere in me un dolce pensiero
    giorno dopo giorno
    attimo dopo attimo
    sempre presente
    con la tua dolcezza
    hai demolito il muro
    che chiudeva il mio cuore
    hai raccolto fiori
    affinchè i petali tolti uno a uno,
    rispondessero ti amo,
    hai scritto poesie
    su nuvole leggere
    indirizzate ai miei sensi.
    Con raggi di sole hai tessuto una coperta
    per sciogliere il mio ghiaccio
    e fare luce nei momenti bui,
    con la luna hai creato momenti magici
    raccogliendo stelle per farne gioielli.
    I tuoi pensieri sono diventati i miei
    le tue risate sono le mie,
    i nostri sogni iniziano qui.
    Hai preso la mia mano,
    ora stringila e non lasciarla più…

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  115. Musica d’amore

    Amore
    sei la luce che illumina il mondo,
    sei la mia gioia, il mio dolore,
    sempre vicino anche se lontani,
    come nessun'altro sempre nei miei pensieri.
    Rallegri le mie giornate
    dai un significato alla mia vita,
    mai ho amato così intensamente,
    nei sogni eri li,
    chiamavo il tuo nome
    speravo di trovarti vicino al mio risveglio.
    Tu
    il tuo sorriso, la tua voce
    melodia che ferma l'istante
    magia che accende i miei sensi,
    passione pura di un’unione,
    i nostri corpi diventano uno solo,
    ti respiro ti vivo.
    Quest’amore diventa una musica,
    i baci e le carezze diventano parole
    di un canto d’amore.
    Lacrime sgorgano
    per l'immensa felicità,
    è come poesia
    scritta per noi
    senza la parola fine.

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  116. Notte di fiaba

    Ti ho sognato
    nel silenzio di una notte stellata
    un abbraccio che mi avvolge,
    tu mi vuoi
    lo sento..
    Aliti di vento mi sussurrano
    "Sei mia"
    mentre le tue carezze
    vanno oltre l'amore
    in questa lunga notte
    Baciami
    lasciandomi sospesa
    tra sogno e realtà
    notte d'amore con te
    mio principe
    una fiaba sarà...

    2012©tutti i diritti riservati

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  117. Lotta d’amore

    Dormo…
    il tuo tocco mi sveglia
    piacevole il respiro sul collo
    hai voglia di me,
    carezzi il mio corpo caldo
    le mani si spingono oltre la pelle
    mordicchi le spalle
    la lingua sale sul collo,
    le dita sui seni,
    le mani li stringono teneramente
    sento il tuo corpo piu vicino al mio,
    la tua voglia ormai grande,
    non resisti
    mi stringi a te tremando
    baciando il mio viso.
    Mi prendi
    ti accolgo in me,
    lotta d'amore
    che inizia,
    sfinisce,
    riprende tra gemiti e sospiri,
    sguardi persi negli occhi
    un bacio,
    un ultimo bacio
    il più bello,
    il più dolce
    che sa di noi
    e abbracciati,
    il sonno ci accoglie ...

    2012©tutti i diritti riservati


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  118. Sei…

    E' inutile provo a non pensarti
    ma non è possibile
    sei in tutto ciò che mi circonda
    sei nel silenzio
    o nelle parole che mi porta il vento,
    sei nel profumo di un fiore
    sei nell'acqua che mi disseta
    sei tra le mie mani,
    dolce sogno
    circondato di stelle
    sei nella luna
    che timida si riflette
    sul mare scuro.
    Sei...
    Sei nel mio cuore che batte già.
    Sei
    il prossimo nuovo amore…

    2012©tutti i diritti riservati

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  119. Battiti d’amore

    Ti respiro
    in ogni battito d'amore
    ti sento
    tenero bacio
    sulle mie labbra socchiuse.
    Sono tua
    tra segreto e sogno,
    sei mio
    battito d'ali
    portato dal vento.
    Sussurri poesie
    e il mio cuore si apre
    mentre lacrime d'amore
    scivolano tra le nostre dita..

    2012©tutti i diritti riservati

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  120. In questa notte

    Cuore mio
    in questa lunga notte
    non ti starò accanto
    potrò solo sognarti,
    pensarti
    finche mi sembrerà di averti vicino,
    stretto a me
    sentire il tuo capo sul mio seno,
    il tuo respirare lentamente,
    carezzare il tuo viso
    sorridente nel sonno.
    Dolce cuore
    mi manchi
    ogni minuto è eterno senza di te,
    guardo la luna coperta da un velo,
    nel cielo senza stelle
    anche lei malinconica,
    chissà se anche tu guardi il cielo stanotte,
    forse stai abbracciando il cuscino che sa di me,
    mi stai sognando.
    Chiudo gli occhi
    cuore mio,
    questa lunga notte
    lentamente finisce
    la luce scaccia il buio
    e un sorriso nasce come il sole.
    Tra poco sarò da te
    e la notte si allontanerà...

    2012©tutti i diritti riservati

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  121. L'inafferrabile sogno.

    Non ti vidi mai una sola volta,
    ma infinite volte ti sognai laggiù...
    tra i templi epocali d'Egitto,
    tra i giochi dell'antica Grecia,
    tra i giardini della Babilonia,
    tra le Dantesche immagini del Paradiso.
    Non voglio saper quanti anni hai...
    nè quel che fai.
    Tuttavia, in una notte di armonia,
    è sorta l'inafferrabile idea...
    accostare la luna e farla mia.
    Prigioniero di un luccichio nel buio,
    come un falco al di sotto dell'immenso cielo,
    ascolto i segreti del vento e dimoro...
    sui ricami di un mantello scuro e il miele di un cuscino.
    Oh, se in questo mondo fantastico,
    in codesto tempo sognato...
    ci fossi anche tu.
    Sarei pronto a vivere da birbante ...
    nel tuo esser monella di luna.
    giocare con te nel mistero dell'antichità...
    miscelando gli odori e i colori della notte.

    Antonio Fatiga. Diritti riservati.

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  122. Non amerò più

    Non amerò mai più così
    con il cuore che batte forte se solo, ti penso
    il viso che si colora di rosso se le tue dita mi sfiorano,
    il corpo che freme se mi attiri a te.
    Mai più amerò così
    come se fosse la prima volta,
    aspettando alla finestra il tuo arrivo,
    prendendo in mano il telefono ogni istante,
    con la nostalgia di te
    appena varchi la mia porta per andar via.
    Non amerò più così
    ascoltando il cuore e non la mente,
    dando vita ai miei sensi e all'emozioni
    vivendo ogni istante,
    vivendoti per il tempo che sarà...

    2012©tutti i diritti riservati

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  123. Rugiada d’amore

    Deliziose le mie labbra
    sul tuo corpo maschio,
    cercano la tua voglia
    accogliendola nel mio calore.
    Un gioco di poca eternità
    con il tuo sguardo socchiuso
    e tra le ciglia il piacere.
    Freme il tuo corpo
    tra le mie mani
    la bocca esplora
    ciò che la pelle offre ai sensi.
    Come un fiore mi dischiudo su te
    la mia rugiada respirerà la tua
    unendosi per la vita...

    2012©tutti i diritti riservati

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  124. …Osa…


    Lascia che le tue parole,
    sussurrate
    scivolino sul collo
    trasformandosi in carezze
    che accendono i sensi
    Osa, sfiorandomi la pelle,
    raccontarmi le tue voglie,
    mentre i seni si offrono
    alle tue labbra
    e il corpo si inarca
    chiedendoti amore.
    Cerca tra i tuoi pensieri
    il piu proibito,
    raccontamelo
    assaggiandomi.
    Dissetati alla mia fonte di femmina,
    mentre le mie mani
    graffiano la tua pelle.
    Entra in me
    nel mio corpo
    nel mio sangue,
    perché nel mio cuore
    sei già battito di vita.

    2012©tutti i diritti riservati


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  125. Onda d’amore

    Onda di notte
    t'infrangi sulla spiaggia
    ti ritiri dolcemente
    per poi tornare ancora e ancora.
    Tu l'onda che riempie d'emozioni,
    brividi percorrono la pelle
    ti ritrai lentamente
    ma torni più forte di prima
    spingendo fino in fondo
    prendendomi
    fino allo spasimo,
    finchè la luna arrossendo
    si tufferà in mare
    lasciandomi al buio
    tra le tue braccia.
    Chiudo gli occhi
    mentre lacrime d'amore
    scivolano,
    nei piccoli riflessi delle stelle
    sulla tua pelle bagnata di me.
    Noi
    onda e spiaggia,
    cercandoci finchè il mondo vivrà
    perché questo è amore.

    2012©tutti i diritti riservati

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  126. Tornerai

    Aspetto
    una tua chiamata,
    una tua parola.
    Qui, racchiusa in me
    abbracciandomi al posto tuo,
    risento la tua voce
    e il tuo viso appare sul vetro bagnato
    da questa sottile pioggia autunnale,
    un sorriso
    che mi scalda,
    che mi aiuta,
    a passare questi giorni senza te.
    Presto tornerai
    e sarà piu bello
    più dolce baciarti,
    più emozionante
    amarti...

    2012©tutti i diritti riservati

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  127. Tu tra stella e stella

    T'incontrai nel mio cuore
    tra stella e stella
    sognando un arcobaleno..
    Dolci i tuoi occhi
    riflessi nell'immenso
    dolce, il tuo respiro
    sul mio seno nudo.
    Sapienti i tuoi giochi,
    sfibranti i tuoi tocchi,
    le tue carezze osano
    intimi amplessi, preludi d'amore.
    Ti ho cercato,
    scivolando,
    io lacrima tra le tue dita
    solo per godere della tua pelle
    asciugandomi al calore dell'amore
    per essere una piccolissima parte di te.
    Un respiro
    un soffio di vita
    questo il mio amore anela da te,
    raccoglimi come fiore,
    t'amo non t'amo
    sfogliando i miei petali
    capirai...

    Nenè ♥

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  128. Tentazione

    Sulla pelle tua,
    scivolando
    come serpente
    tenterò la tua carne;
    come diavolo
    ti trascinero’ nell’inferno dei sensi
    per poi innalzarti fino al paradiso.
    Godro', dei tuoi respiri affannati
    asciugando il tuo sudore col mio corpo,
    avvolgendoti in spire di dolce veleno
    penetrandoti nell'anima.
    Per l'eternità il mio nome
    come sussurro tra le tue labbra vivrà,
    dentro il tuo cuore
    come vita batterà…

    nenè ♥

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  129. Nel mio cuore


    Prova a entrare nel mio cuore
    a respirare
    a vivere i miei battiti,
    vedere come accellera
    quando il pensiero vola da te
    e nella mia mente rivedo il tuo viso
    sento i tuoi baci,
    le tue carezze...
    Lo vedresti mentre si stringe
    per non piangere,
    quando tu sei lontano
    e la mia immaginazione
    corre su altri binari,
    sentiresti la gioia
    nel godere del tuo corpo caldo
    entrare in me
    unirsi in attimi infiniti,
    mentre il tuo nome
    esce in un soffio
    diventa bacio
    sulle nostre labbra
    che si cercano.
    Prova a entrare in questo cuore
    tanto piccolo,
    ma immenso per accoglierti
    con tutto l'amore che ho...

    Nenè


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  130. Se è nel cuore che si edifica la grande casa, è lì che trova posto ogni soffio di vita.

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  131. Notte mia

    Magica notte
    illuminata dalla luna argentea,
    notte dove i sogni diventano realtà
    dove tutto è possibile...

    Notte innamorata dell'amore,
    i sospiri diventano stelle
    il cuore risplende
    sul mare scuro.

    Noi
    abbracciati sotto questo cielo infinito,
    inseguendo la notte
    come onde riflesse.

    Tienimi stretta
    la mia vita è la tua,
    hai il mio cuore tra le dita,
    fragile
    come battito d’ali,
    forte,
    come il tuo abbraccio,
    pulsante,
    tra il pensiero e l’anima,
    caldo
    come il tuo corpo sul mio…

    Nenè ♥

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  132. Cercami

    Cercami nel profondo del tuo cuore
    forse mi troverai in un angolino…
    se un pò ti manco,
    se un pò mi pensi,
    se un pò nel tuo letto ti senti solo….
    Cercami nei ricordi dei momenti intensi,
    cercami nei brividi passati,
    cercami nei pensieri del presente…
    Se ti ho emozionato,
    se ti sono entrata nel sangue…
    cercami…

    Nenè ♥

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  133. Tra battito e battito

    Vivimi
    nonostante tutto
    nonostante incertezze e paure
    tra lacrime e risate,
    nei miei ricordi passati
    nelle esperienze future.
    Vivimi
    e non solo...
    Amami per come sono,
    per tutto ciò che posso darti,
    per quello che ti darò.
    Posa la tua mano
    sul mio cuore
    chiudi gli occhi
    ascoltalo...
    Non solo battiti
    ma parole in silenzio
    e tra battito e battito
    ti amo,ti amo,ti amo
    all'infinito...

    Nenè ♥

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  134. Luna


    Troppe volte ho guardato la luna
    come un qualcosa d’irraggiungibile
    e tante troppe ho sperato
    che scendesse a me
    sfiorandomi con la sua pallida luce.
    Troppe volte,
    sotto il manto della luna,
    una lacrima,
    scivolando dai miei occhi chiusi
    si è infranta
    con i miei sogni
    sull'asfalto della vita.
    E sotto lo sguardo della luna
    mi sono innamorata,
    perdutamente,
    ti ho aperto il mio cuore
    abbandonandomi ai sensi
    riempiendo la mia mente del tuo pensiero.
    Odio la luna per questa maledetta complicità con te
    la odio,
    ma la amo perdutamente
    perche’ la mia luna sei tu.

    Nenè ♥

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  135. Altre storie…

    Le storie dei poveri non hanno bisogno di righe,
    si leggono nello sguardo dei loro visi,
    nella remissione dei loro sguardi,
    nell’impotenza di saper alzare la voce…

    Non occorrono pagine di poeti
    per narrare la loro disperazione,
    le urla mute che chiedono uguaglianza,
    le catene che li legano sempre al palo,
    i piatti vuoti che attendono cibi nutrienti…

    Le storie dei poveri sono lì da secoli,
    si scrivono da sole ogni giorno,
    sono storie sbattute in faccia ad un mondo
    che cerca, con un colpo di spugna,
    di non averne alcun ricordo…

    Ma le storie dei poveri non si perdono nel nulla,
    tornano a farsi leggere ogni momento,
    incuranti di chi vuol dimenticare…
    E la spugna del mondo lentamente si consuma,
    non si cancelleranno mai le vittime innocenti
    di un infame egoismo…

    Quella dei poveri è una storia infinita
    scritta su un “libro” a cielo aperto
    che è un insulto alla vita…

    Ci hanno legati…
    Ci hanno legati a un palo,
    e il nostro mondo si è fermato
    dove si ferma il nostro sguardo.

    Ci hanno legati a un palo,
    e le nostre gambe rattrappiscono
    e sognano lunghe corse per il mondo.
    Ci hanno legati a un palo,
    non abbiamo cibo, acqua, non abbiamo un tetto…
    Ma dov’è andata a finire quella mano d’uomo
    del “Buon Samaritano”?
    Anche Gesù ci ha ingannati?

    Siamo stati legati ad un palo,
    non abbiamo più spazi, di solitudine fin troppa.
    Ma dov’è andato a finire quel semplice gesto
    che potrebbe rendere meno pesante
    la nostra difficile esistenza?

    Chi sta bene non sa, forse non vuol sapere…
    che a un povero può bastare anche poco,
    che a volte anche un sorriso
    può aiutarlo ad accettare il suo stato,
    a sentirsi meno solo…



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  136. Il silenzio


    Ci sono due tipi di silenzio
    C’è il silenzio elevato
    Il silenzio della preghiera
    Il silenzio di quando si è vicini al Divino

    Il silenzio che è il nucleo potenziale di ogni suono
    E poi c’è l’altro silenzio
    Disperatamente lontano da Dio
    E dai nostri simili
    Il silenzio dell’assenza
    Il silenzio della solitudine
    Quanti silenzi attorno a me
    Tutti li assumo li conosco
    Ma non li temo…

    Uno solo è il silenzio che mi uccide
    E’ il Tuo silenzio
    Che si trasforma in urlo
    Dentro di me
    Che gonfia il cuore fino a scoppiare
    Che fa desiderare il rumore
    Il fragore il fracasso
    Pur di sentirmi ancora vivo
    Vivo ancora per sperare
    Che tu rompa il Tuo silenzio
    E che presto possa dire
    Sottovoce in un sussurro
    Scusami amore…

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  137. Grande e potente l'osservazione dei "Silenzi". Il Silenzio che abbraccia ogni colore del suono che vaga nell'intimo, e il Silenzio che è ghiaccio che uccide l'anima che è, pur se muto, suono roboante

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  138. L'UOMO CHE AMA ...

    Un'emozione che scalda
    e che ritorna
    nei momenti più sereni
    Un abbraccio
    nei pensieri
    Voglia di guardarsi
    Di stringersi
    e di amarsi
    L'uomo che ama
    Ama generosamente
    Ama dolcemente
    Si dà completamente
    e si completa ...
    Fa sentire la sua donna
    la sua preda
    Sa cogliere ogni attimo
    Sa leggere nel suo respiro
    Sa darle il suo calore
    con un sospiro
    L'uomo che ama
    Si sa fare amare
    Sa dipingere una tela bianca
    di forme e di colore
    Sa mirare in alto
    Sa donarsi
    Sa prendere e anche dare ...
    Senza dosarsi
    Senza menzogne
    Senza ipocrisia
    L'uomo che ama
    vede nell'amore la sua via ...

    Tiziana
    25/04/2013

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  139. NEI LUOGHI

    Nei luoghi
    in cui ti attingi
    a non tornare
    In cui hai lasciato
    le vesti del tuo male
    In cui bevevi
    arso dalla sete
    In cui credevi
    di restare senza altre mete
    Nei luoghi
    in cui si consuma
    la candela dei ricordi
    E ti abbraccia l'anima
    una nebbia fitta
    Ritorna l'eco della tua memoria a fare ancora parte
    della storia
    Nei luoghi
    In cui con la tua mente
    hai disegnato un fiore
    Nei luoghi sacri dei meandri
    del tuo cuore
    Riscopri il senso delle cose
    e un nuovo nesso
    Perché é in quei luoghi
    che ti trovi adesso!

    Tiziana
    04/05/2013

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  140. L'istantaneità dei versi traspone l'attimo all' Ora e Qui, e vivida li colora del nucleo dell'esistenza: adesso.

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  141. IL PROFUMO DELLE ROSE

    Lì dove
    abbiamo scritto dentro
    tutto di noi,
    anche se a volte
    non vogliamo leggerlo ...

    Dove celiamo
    i ricordi più segreti
    Dove anche se crolliamo
    restiamo in piedi ...

    Dove il nostro animo dimora
    E dove tutte le leggi diventano una sola

    Lì dove i brividi ci fanno innamorare
    Dove i silenzi ci sanno parlare

    É lì che io sento ancora te
    Come la prima volta

    Il tempo rischiara la nebbia
    E rende nitido il senso delle cose

    Lì dove si sente
    il profumo delle rose ...

    Tiziana
    02/09/2013

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  142. Lì dove si sente il profumo delle rose, nell'attimo del brivido, s'apre il varco l'Amore, e costruisce la sua piramide indistruttibile.

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  143. Lì dove si sente il profumo delle rose, nell'attimo del brivido, s'apre il varco l'Amore, e costruisce la sua piramide indistruttibile.

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  144. EMOZIONI DI SPERANZA…
    di giovanni milazzo

    Tra le crepe indistinte dell’alba
    raccolgo rugiadosi ricordi;
    secche foglie ingiallite dal tempo
    rivivono di fronte ai miei occhi
    ora chiusi.
    Con leggero tocco accudisco
    le loro fragili ali;
    dai venti impalpabili della mente
    infinite lacrime di cristallo
    danzano sul viso e sul cuore
    di chi sa chiamare Emozioni
    di chi sa onorare la Speranza.

    Nella trasognante ora
    che mi vede seduto tra la Natura
    in un’estasi quasi mistica
    penso a ciò che possiamo fare
    in questa nostra esistenza;
    lascio parlare la mia Anima che tanto sa
    poiché nulla torna alla mente
    senza essere deviata dalla ragione.
    Nelle incessanti notti molte lacrime
    hanno bagnato il mio viso
    ma grazie al loro calore mi sono risvegliato
    come se mi avessero dissetato con nuova linfa.

    Un amore quasi incorporeo
    ha abbracciato le mie ali
    e senza domandare ho visto davanti a me
    un tratto seppur lieve ed indistinto del mio cammino;
    molti cuori nell’ombra vedo
    tra le porte socchiuse della paura.
    In un mondo dai valori sconnessi
    troppe persone non combattono
    rimangono nel silenzio in attesa di qualcosa
    alla ricerca della pace
    nella speranza di poter esser visti
    nella loro integrità.

    Li sento chiamare
    accarezzo le loro urla di richiamo
    le loro splendide lacrime di rinascita
    e tutto mi si fa chiaro;
    tutto il mio andare senza apparente meta
    mi ha portato quest’oggi ad osservare
    i passi che i miei piedi hanno iniziato a fare.
    Nulla è fine a se stesso persino i nostri desideri;
    troppo ho atteso
    non posso più aspettare che la vita dia doni
    poiché li ha già donati a suo tempo
    erano solamente gli occhi a non riuscire a vederli.

    Padre dei sogni raccolgo pensieri
    ascolto la natura che esordisce nel suo amorevole lamento e cammino…
    Mani e cuori andranno ad unirsi ai miei
    ed insieme traineremo nuovi carri di idee;
    nessuno è mai lontano
    se si continua a cercare vita ed amore.
    I nuovi cuori non meritano di abitare ancora nelle tenebre
    devono sorridere al cielo se lo vorranno
    e sorreggere a piene mani il proprio posto nel mondo
    perché credo che ognuno è qui per una strada da condurre
    ma ciò che fa di noi anime giuste
    è l’AMORE incondizionato per il vivo corso degli eventi.

    L’UNIVERSO
    intorno ha bisogno di respiri
    ed io viandante tra i viandanti
    con scarpe logore piene di sabbia e sassi
    ammiro l’infinita armonia del cuore
    e deliziato dal suono leggero dell’aria
    mi inchino al mio destino
    con il sorriso di bambino
    che troppo a lungo è stato lontano da me…

    RispondiElimina

  145. EMOZIONI DI SPERANZA…
    di giovanni milazzo

    Tra le crepe indistinte dell’alba
    raccolgo rugiadosi ricordi;
    secche foglie ingiallite dal tempo
    rivivono di fronte ai miei occhi
    ora chiusi.
    Con leggero tocco accudisco
    le loro fragili ali;
    dai venti impalpabili della mente
    infinite lacrime di cristallo
    danzano sul viso e sul cuore
    di chi sa chiamare Emozioni
    di chi sa onorare la Speranza.

    Nella trasognante ora
    che mi vede seduto tra la Natura
    in un’estasi quasi mistica
    penso a ciò che possiamo fare
    in questa nostra esistenza;
    lascio parlare la mia Anima che tanto sa
    poiché nulla torna alla mente
    senza essere deviata dalla ragione.
    Nelle incessanti notti molte lacrime
    hanno bagnato il mio viso
    ma grazie al loro calore mi sono risvegliato
    come se mi avessero dissetato con nuova linfa.

    Un amore quasi incorporeo
    ha abbracciato le mie ali
    e senza domandare ho visto davanti a me
    un tratto seppur lieve ed indistinto del mio cammino;
    molti cuori nell’ombra vedo
    tra le porte socchiuse della paura.
    In un mondo dai valori sconnessi
    troppe persone non combattono
    rimangono nel silenzio in attesa di qualcosa
    alla ricerca della pace
    nella speranza di poter esser visti
    nella loro integrità.

    Li sento chiamare
    accarezzo le loro urla di richiamo
    le loro splendide lacrime di rinascita
    e tutto mi si fa chiaro;
    tutto il mio andare senza apparente meta
    mi ha portato quest’oggi ad osservare
    i passi che i miei piedi hanno iniziato a fare.
    Nulla è fine a se stesso persino i nostri desideri;
    troppo ho atteso
    non posso più aspettare che la vita dia doni
    poiché li ha già donati a suo tempo
    erano solamente gli occhi a non riuscire a vederli.

    Padre dei sogni raccolgo pensieri
    ascolto la natura che esordisce nel suo amorevole lamento e cammino…
    Mani e cuori andranno ad unirsi ai miei
    ed insieme traineremo nuovi carri di idee;
    nessuno è mai lontano
    se si continua a cercare vita ed amore.
    I nuovi cuori non meritano di abitare ancora nelle tenebre
    devono sorridere al cielo se lo vorranno
    e sorreggere a piene mani il proprio posto nel mondo
    perché credo che ognuno è qui per una strada da condurre
    ma ciò che fa di noi anime giuste
    è l’AMORE incondizionato per il vivo corso degli eventi.

    L’UNIVERSO
    intorno ha bisogno di respiri
    ed io viandante tra i viandanti
    con scarpe logore piene di sabbia e sassi
    ammiro l’infinita armonia del cuore
    e deliziato dal suono leggero dell’aria
    mi inchino al mio destino
    con il sorriso di bambino
    che troppo a lungo è stato lontano da me…

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  146. Con enfasi misurata e ben dosata, il cammino fra i meandri dell' anima s'illumina di evocative immagini. Diventa incitamento, la saggezza che racchiude "Emozioni di speranza".
    Di grande valore poetico.

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  147. SOGNO D’AMORE

    Vorrei, si che vorrei contare
    i minuti, seduto all'ombra del
    gelso,
    abbracciare i miei sogni
    e svegliarmi senza nessun
    bisogni.
    Dolce far niente guardare
    le stelle,
    restare abbracciati per
    ore intere,
    stringere i sogni tra le
    mie mani
    e non lasciarli più andare.
    Voglio dormire con te una vita
    intera e non svegliarmi più da
    questo sogno,
    tu non sei sogno sei il bisogno
    sei la mia essenza.
    Ora i miei occhi sono chiusi
    dal tuo ricordo di quella infinita
    dolcezza che dominava il mare,
    e quello scoglio ricordi ?
    Mai si piegò alla forza del
    vento.
    @ Giuseppe Buro
    7 feb 2015

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  148. SOGNO D’AMORE

    Vorrei, si che vorrei contare
    i minuti, seduto all'ombra del
    gelso,
    abbracciare i miei sogni
    e svegliarmi senza nessun
    bisogni.
    Dolce far niente guardare
    le stelle,
    restare abbracciati per
    ore intere,
    stringere i sogni tra le
    mie mani
    e non lasciarli più andare.
    Voglio dormire con te una vita
    intera e non svegliarmi più da
    questo sogno,
    tu non sei sogno sei il bisogno
    sei la mia essenza.
    Ora i miei occhi sono chiusi
    dal tuo ricordo di quella infinita
    dolcezza che dominava il mare,
    e quello scoglio ricordi ?
    Mai si piegò alla forza del
    vento.
    @ Giuseppe Buro
    7 feb 2015

    RispondiElimina
  149. Uomini soli
    figli d’un dio minore
    lambisce il mare.

    Giusy Grasso (03.10.2013)

    • haiku dedicato alle vittime del naufragio a Lampedusa

    RispondiElimina
  150. Lemmi potenti come l'onda che li avvolge.

    RispondiElimina
  151. Portami con Te

    Facciamo l’amore questa notte,
    dimentichiamo ogni cosa, dammi
    il tuo sorriso, di baci coprimi e
    fondiamo i nostri corpi,
    in un immenso abbraccio.

    Incatenati al mio corpo, follia e piacere
    arrivino fino alle porte dell’alba,
    restiamo abbracciati amore, accendi
    questo fuoco e vola,
    vola con me e l’anima assetata placa.

    Ti porterò sulle nuvole d’oro sentirai
    il calore e la durezza del mio amore,
    consegnami la tua essenza.

    Sento il tuo respiro frenetico, mentre
    il sudore cade goccia a goccia sulla mia
    pelle,non farmi patire oltre ma lasciami
    un ricordo perenne.

    @ Giuseppe Buro

    RispondiElimina
  152. Passione avvolge il verso e lo infiamma. Dov'è Psiche, arriva Eros e sovrasta, avvolge e rapisce. Di gran lustro. Grazie Giuseppe Buro

    RispondiElimina
  153. Ricordi

    Nelle tasche solo un ricordo
    un fazzoletto con un nodo,
    un pezzo di spago e una moneta,
    solo questo rimane dei giorni andati.

    Pensieri e parole ormai son vuoti
    l'uomo di ieri ora è diverso, il tempo
    fa capire e crescere, non si è mai
    grandi abbastanza per imparare.

    Ora la mattina ascolto il canto degli
    uccelli, fa giorno alla buon ora e mi
    diletto con la mente a rivedere sogni.

    Stamane mi sovviene quel ricordo
    e la gioia che provai tanti anni fa,
    avevo in braccio mia figlia che per
    la prima volta mi chiamò papà,
    ora mi commuovo.

    @ Giuseppe Buro.

    RispondiElimina
  154. Sogno

    Che ne sai del passero in volo,
    della rondine che cerca il nido,
    delle notti insonni che danno
    affanno.
    Che ne sai della passione nascosta,
    quando dal cuore esce una freccia
    e si apre una porta, ma non trova
    i sogni.
    Che ne sai di un amore che si
    tormenta.
    Ora dirai anch'io avverto lo stesso
    bisogno e sento le stesse tue cose,
    non potrai però avere lo stesso
    mio amore.

    @Giuseppe Buro

    RispondiElimina
  155. Te ne vai

    In questa notte i grilli cantano
    alla luna e nella notte tornano
    i ricordi della mia giovinezza,
    in quel tempo cantavo alla luna.

    Ora non ho voglia farlo ma il mio
    cuore ti richiama e canta lo stesso,
    desidera quel sorriso e l’abbraccio
    sincero.

    Sei arrivata alla mia porta e la tua
    voce unica e affascinante mi ha
    chiamato dal sonno, il cuore ferito
    chiedeva aiuto.

    Sei arrivata in acque tranquille su
    spiagge appartate ti sei presa cura
    di me e ti dato il meglio di me.

    @ Giuseppe Buro
    21 set 2015





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  156. SILENZIO

    Luna alta nel cielo,
    buio nei vicoli ciechi,
    nei sobborghi e nelle cattedrali.
    Case di cartoni, regno dei clochard,
    perfette ragnatele intessute
    da ragni incuranti.
    Silenzio,
    sovrasta la terra,
    ove giacciono impavidi,
    su talamo immortale
    Ignoranza e Gelosia.
    Spiagge deserte,
    Mare s'infrange sulle coste
    cantando della miope umanità.

    Marianeve Casciello 2013 diritti riservati


    RispondiElimina
  157. Sensibilità è sinonimo di ampia "visione", pure la visione conduce a "vedere" oltre, a sentire "oltre". A constatare quanto Silenzio sovrasta la terra. Ottima e pregiata poesia.

    RispondiElimina


  158. QUEL BAMBINO CHE NON C'E' PIU'...


    Dove sei finito dolce bambino
    dei pastelli multicolori,
    delle mani imbrattate
    a sfogare il tuo piccolo genio?

    Ridammi quel sorriso
    affinché rimanga sempre
    oltre la soglia della tua tenera età
    e dei tuoi piccolo sogni…

    Perché, mi chiedo, le tue comete
    si son perdute nel riflesso d’altri cieli?
    Quei desideri fanciulli
    sono rimasti giù nella valle
    sbriciolati dalle ruote del tempo.

    Ah! poterti ridare
    giorno dopo giorno ora dopo ora,
    quell’antica fanciullezza
    che tu oggi nel mentre assapori
    già se ne fugge via…

    RispondiElimina


  159. L'onestà dei ricordi


    Sinuosamente muovono i giorni
    verso la foce,
    i ricordi risalgono la corrente
    della memoria.
    A domandare che li si riconosca
    e comprenda in altra luce.
    Si sono stancati di quel unico
    senso, avvilente, ingiurioso, mortificante
    che la storia del sentire e dei caratteri umani
    ha assegnato loro.

    A questo, ora, si tratta
    di dare inizio. Alla risalita
    fino alle sorgenti della malattia
    che si rifiuta
    di essere ritenuta tale.
    Se l’aiutiamo a trovare
    la voce del pensiero,
    tra le pieghe scomposte
    di un racconto che solo
    la poesia può salvare.

    La mia vita
    troppo inseguita da moralisti
    di ogni risma nei suoi riposti nascondigli,
    dove ha tentato invano di fuggire.
    Prima come renitente
    e vigliacca, poi squadrata
    da freddi insensibili microscopi;
    dalle ricette in voga o alchemiche,
    da sempre preparate nei mortai
    di chi vede patologie dappertutto.

    Sognando la disinfestazione
    degli ultimi timidi sopravvissuti
    alle anormalità di una vita ordinaria.

    RispondiElimina
  160. DESIDERIO D'ACQUA
    Miraggio o sogno
    l'acqua scorre
    sulla testa
    e dell'arsura
    sento lo spegnimento,
    come fosse ardita
    la paura
    di una morte fatta
    al sole
    unica fonte di vitalità.
    Lieve scivola
    sulla nuca
    e cola come
    fontanella aperta
    al terminare
    del profilo
    di un'anima mortale
    che del caldo
    deve sopportare
    e del fresco sperare.
    E incubo traspare.
    Roberto Busembai (errebi)

    RispondiElimina
  161. Il mio giardino...

    se mi chiedete di raccontare
    gioie e pene
    dirò stremato ch’io sì…io posso
    di quel giardino respirarne l’aria…

    e dirò che l’amore è come un giardino
    se non ne senti l’odore
    non stargli vicino
    non ne apprezzeresti il sapore.

    mentre la città urla
    ed è incapace di sognare
    c’è qualcuno che si sofferma sulle cose
    ed ancora sogna un futuro migliore.

    amo il passato come amo il presente
    amo e rinnovo il mio amore
    e voglio farlo nel modo migliore
    inneggiando al mio Amore…

    tu che ti corichi nel mio letto
    e della stanza condivide l’aria
    puoi giocarti ai dadi sul tavolo
    il cielo stesso del mio spirito.

    tu sai che la mia preghiera
    e’ schietta e che l’errore
    e’ pronto a stornare il cuore
    perciò sii arguta e attenta: pia

    sii dolce e sii poesia
    se vuoi essere vita
    perché il vento anche una foglia
    forte
    la può spazzar via…

    RispondiElimina
  162. SONO LAURA...

    sono Laura
    sono quella che ti piace
    anche quando tu t’incazzi
    e lei tace
    altrimenti la strapazzi…

    sono Laura
    sono quella
    che ti fa girar la testa
    anche se non sono bella
    o lo sono solo per la festa…

    sono sempre Laura
    ma tu con me hai cominciato solo
    per scherzare
    adesso invece mi vuoi portare al molo
    per gettarmi in mare…

    sono ancora Laura
    però ti dico che da sola con te
    non ci vengo
    di amiche me ne porto pure tre
    di apparire la tua donna non ci tengo…

    sono Laura
    ero così intelligente
    -sempre mi dicevi –
    dopo pochi mesi davanti alla tua gente
    quando io parlavo tu leggevi…

    ero ancora Laura
    quando tu mi picchiavi
    sapendo che lo portavo in grembo
    e il corpo pien di lividi mi lasciavi
    mentr’io urlavo: il figlio è mio e me lo tengo…

    sono sempre Laura
    tu sei uscito di galera
    hai una denuncia e non mi puoi vedere
    eppure quando scende la sera
    ho tanta paura ma chi lo può sapere…

    oggi sono mamma Laura
    quel bambino è cresciuto
    oggi fa vent’anni
    e se ha un padre sconosciuto
    ha una mamma che lo farà campar cent’anni…

    RispondiElimina
  163. IL NOSTRO CONCERTO
    (Oggi come ieri)

    Dolce l’aria
    dolce la musica
    note che vibrano nell'aria.
    dolce tu che mi tenevi la mano.
    e me la tieni ancora.
    Stasera siamo qui,
    ascoltiamo la stessa musica
    che ci insegnava l’amore
    nelle nostre serate giovanili.
    E tu che ti senti la ragazza di allora
    provi a canticchiare su quelle
    stesse note, mai cambiate dal tempo.
    Anch’io stasera canto e mi sento il ragazzo
    di allora, quando insieme ascoltavamo
    la canzone “Io che amo solo te”.
    Come la canzone
    nulla è cambiato tra noi, solo
    l’età è diversa, ma il tuo animo
    è lo stesso, giovane e dolce
    come la musica
    di questo concerto.
    Il nostro concerto…

    RispondiElimina
  164. Ombre lunari

    Rimembro ancora
    leggendo le tra tue note,
    d’incanto...
    di un addio mai dato.
    Se ascolti il petto
    mi manca il fiato
    una spina su un fianco.
    Voci come di sirene
    mi riportano dove nelle notti
    profanammo con fantasmi ignoti
    tremuli e rubati giochi.
    Uno di fronte all’altro
    occhi attenti-
    ricordi la nostra strada?
    Nel vetro la rugiada?
    Oggi e remoto passato
    d’un amore dimenticato.
    Forse un sogno
    un’altra vita
    anche il Dio dell’amore
    ci benediva.

    Francesco Cau

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  165. Clessidra


    C’è n’è andremo
    via da infiniti lidi,
    dove il nostro amore io vidi.

    Tra l’arenile e le schiume di mare,
    dove la marea cancellerà le nostre impronte,
    e il vento disperderà la sabbia
    nella spiaggia di fronte.

    Ma i nostri ricordi vivranno In eterno,
    I ricordi, dei giorni passati
    In spiaggia innamorati.

    Poi riversando velocemente,
    la sabbia che si muove
    togliendo tutte le prove,
    e come clessidra che conta le ore
    scrivendo ancora frasi d’amore.

    Senza pensare i profumi antichi
    di ginepri e asfodeli
    che furono i nostri unici amici.

    Echi lontani protratti, e brevi
    delle voci di echi e addii.

    Quelle ore che ci parvero felici...
    voci d’una passioni e amici,
    contemplando la nostra innocenza
    nemica nei ricordi,
    cancellando le scritte dolci
    d’un pensiero fedele...
    dove ci incontravamo
    tutte le sere.

    Francesco Cau
    Poeta dislessico

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  166. Burqa
    Sguardo sottocchio
    di chi nella vita
    annuisce e va dritta.
    Avvolta dal burqa
    senza chiedere promesse
    nel silenzio senza voce
    Sorriso compiacente
    sguardo intelligente
    annuendo confidente.
    Quest’opera
    come una foto
    partorita bianco in nero.
    L’impronta dell’artista
    che chi vede l’opera conquista,
    ma con le mani
    corteggia la sua vita,
    con pennello e matita.
    Senza un ricordo,
    da quale orizzonte
    sfumasse la luce
    per mano che conduce.
    Francesco Cau

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  167. Dio Sole

    Ci sveglia la mattina facendo capolino
    Inizia la giornata sembra un po’ distratto.
    Ci riscalda in inverno dandoci tepore
    per otto ore e anche più ore
    poi ci riempie d'amore.
    D'estate un inferno
    noi andiamo al mare lui con dolcezza ci fa
    abbronzare.
    Non ci tradisce sempre lì fermo
    gli giriamo attorno
    estate e inverno facendo girotondo.
    Giorni dopo giorni e sempre lì puntuale
    ci fa un inchino nel ciel supino,
    sì ci può fidare ogni giorno e li a riscaldare.
    Senza lui non ci saremo neanche noi
    ne vita sulla terra con lui e più bella.
    I popoli antichi lo adoravo e
    come un Dio lo veneravano.
    Senza di lui sono giorni bui scuri
    se c'è la nebbia si nasconde dietro
    per poi tornare a uscire
    forse al più presto.
    Ora chiudo in allegria
    buona giornata
    a chi che sia.
    Francesco Cau

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  168. Nuovi eroi

    I vostri affanni
    che offuscano i volti,
    la folle corsa per la vita
    portandovi lontano.
    Col tempo
    dispenserà il ricordo
    il vostro nome
    disciolto nelle onde del mare
    ma
    oggi posso ancora per voi
    scrivere e rimare
    nelle parole
    col mio modesto dire
    se voi mi state a sentire.
    Racconteremo
    a quelli verranno
    di questo triste e brutto anno.
    Siete grandi uomini e donne
    che nel veder morire il cuore vi duole
    volti invisibili eroi
    di una tragica guerra
    curando i mali di questa terra.
    Ora vi dico con umili parole
    frasi da poeta…
    Ma senza rumore
    in silente preghiera
    perché anche oggi pure
    c'è qualcuno che muore,
    chiedendo la grazia in preghiera
    di una carezza da un medico
    dove fu testimone
    mascherato, dove una lacrima
    lui a donato
    scesa da un viso affaticato.

    Francesco Cau

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  169. Venerdì santo ora terza
    Un commensale inatteso
    un tranello ti ha teso
    e con un bacio se tolto il peso.
    ---------------------
    Sul sentiero del pellegrino
    davanti al cristo io mi inchino.
    ---------------------------------
    E con i visi baciati dal sole
    sentire nella pasqua un nuovo tepore.
    -----------------------------------
    Gocce di sudore e sangue sulle nostre mani
    In lontananza l'abbaiare dei cani.
    ---------------------------------------
    Il tuoi chiodi tra le dita
    al sol pensiero star fermo è una fatica.
    --------------------------------------------
    Ma dopo una pausa breve
    la tua morte il mondo sorprese,
    hai detto "continuar si deve"
    In ogni messa del paese.
    --------------------------------------
    È con il mio pensiero
    S’i Illuminò il sentiero
    perché sei Cristo assunto in cielo
    Francesco Cau

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  170. Asfodeli

    Son belli di notte gli asfodeli,
    come vergini fiumi
    inondano di fragrante profumo
    le notti magiche sotto la luna.

    E per colmare la loro sette
    come ombre cinesi
    lungo le vette, argentate
    nella calura dell’estate.

    La luna stasera gioca a far onde dorate
    e gli innamorati si cercano tra gli affranti
    con mani di fate come ninfea
    trovammo la rima pure stasera.

    E all'antico banco non fui mai
    stanco di scrivere al tuo fianco
    oramai puoi chiamarmi Franco.
    .

    E come da incudine e martello
    sentiamo rintocchi di campane
    sarò per te come un fratello.

    Poi dopo seminato raccoglieranno
    Il frutto del resto scrivere con te
    non è stato poi così bruto.

    E in questa notte insonne
    aspettando l'alba in mare
    con le sue dolci onde
    accarezzo le tue
    trecce bionde.

    Francesco Cau
    Scritta a quattro mani con poetessa anonima.
    Diritti riservati

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