Dagli altàni abissi di terrazzi immaginari
sospesi sulle vette di monti arcani
come fanciulle sinuose giungono i venti,
spettatori della vita,
fluttuando si liberano
fino alle acque dei mari increspandole
in brividi di freddo
per poi scaldarle con fiati benevoli
come battiti d'ali di farfalle o d'Angeli,
come morbidi soffi di baci!
E tornar su a danzare
lungo i fianchi rotondi dei monti
e ancor più su dentro nuvole d'ovatta a riposare.
Quieti mormorii e barlumi
in lontananza nel crepuscolo altàno dell'infinito cielo,
si dondola già uno spicchio di luna tra l'oro e l'arancio...
a farle compagnia
un unico puntino stella.
@ Silvana La Perna Premio Parole Nuove AnimaDiVento2020
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