di un adusto pianeta,
mi fermo disperato
e strappo un esile arbusto,
quale scalpo rinsecchito
che mi grida il suo dolore.
Oscuri presagi in groppa
a un becero cavallo
inseguono i morsi della paura
che mi frantuma l'anima
in pezzi di vetro.
Avanzo a fatica legato
alla fune dei ricordi
e dal buio che avanza
il presagio di una voce
ad abbattere il silenzio,
mentre l'adusto luogo
muta in una lacrima
la soave brezza
di una parola amica.
mi fermo disperato
e strappo un esile arbusto,
quale scalpo rinsecchito
che mi grida il suo dolore.
Oscuri presagi in groppa
a un becero cavallo
inseguono i morsi della paura
che mi frantuma l'anima
in pezzi di vetro.
Avanzo a fatica legato
alla fune dei ricordi
e dal buio che avanza
il presagio di una voce
ad abbattere il silenzio,
mentre l'adusto luogo
muta in una lacrima
la soave brezza
di una parola amica.
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