Sull’ultimo adusto dell’estate
s’è chiuso questo settembre
passando lo scrollo di fogliame
nelle braccia dell’ottobre.
In un cielo dal colore varieggiato
nel suo mattutino raggiare
il sole sta più castigato
seppur ancorato all’ora legale.
Sull’adusto paesaggio estivo
sfoggiando l’ultimo verde e marrone
la natura prima del lungo suo artico
si dipinge le ali di giallo e arancione.
L’aria fresca del primo mattino
vestita dalla prima nebbiolina
sprona all’indossare un giubbottino
per non subire la raffreddata classica.
Allentate dalle aduste prese
pioggia e umidità stanno prendendo piede
mentre barcollanti foglie ai rami appese
senza più linfa vanno a cadere.
Adagiandosi esanime sul mattone
ricoprendo l’acciottolato del lungo viale
nell’impietosa sferzata di stagione
vengono calpestate da tutte le trame.
Anche se la malinconia avvolgesse l’animo
nel veder sui giorni salire il brumale
è solo l’aprirsi del nuovo ciclo stagionale
che delle ultime tracce estive dice addio.
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