Fu un caso fortuito
quello che ti vide
davanti a me, giovane
nell'acerbo degli anni
camminavi, una piuma davanti a me
forse volavi;
aduste le braccia
velate in una lunga maglia
sottile
aduste le gambe
dentro pantaloni stretti in vita,
quale vita? quale amore, quale ideale di bellezza, ti rese così?
le dita si muovevano piano
accompagnando il passo,
due minuscoli colibrì
inanellati
mi si strinse il cuore,
non giunse il coraggio
di guardare il dolore
sul tuo viso, ma
s'impresse nell'anima mia
lo strazio
del tuo volo
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