Stelline e stellette di Pino Olivieri Romanzo magistralmente articolato, avvincente e prezioso, narrativa intensa colorata evocativa, in struttura letteraria di gran pregio. (…innesco perfetto di movimento e fermo-immagine…) L’autore dimostra encomiabile conoscenza dei moti interiori, sa infatti esporre un’ampia e consapevole indagine psicologica, che versa in colori diversi, abilmente, sul protagonista e su ogni personaggio di “Stelline e stellette”. Moti che ci appartengono e che Pino Olivieri, come esperto chirurgo, tasta con pinze di metallo pregiato. In studiati tratti di una giovane società “malata” di libertà, ne dipinge i tormenti, le speranze, le disillusioni, gli amori, le ferite, la morte: giovani uomini lottano per il sacrosanto diritto di essere considerati “Vite” e non “stellette” (…credo che l’abisso più profondo sia meno spaventevole di questa ansia mai sopita, questa attesa logorante di un ordine…). In un rocambolesco passato recente di un’Italia militare, ancorata a pragmatismi rigorosi, si dipanano vicende umane, intimi interrogativi, potenti e profonde riflessioni sull’esistenza; azione e pensiero camminano avvinti in ogni pagina. Ma non è soltanto la trama un innesco perfetto di movimento e fermo-immagine, lo è ogni pensiero, il lavorio perpetuo della mente a scandagliare canali, a stanare ombre, a riconoscere il sé, il valore del sé, degli altri, della libertà. Il profondo senso dell’amicizia, della solidarietà fraterna, illumina perpetuamente pagine ticchettanti fibrillazione, su dubbi e incertezze s’innalza ovunque la supremazia della condivisione, dell’amicizia pura. È potente “Stelline e stellette”, è forte e minuziosa fotografia di vicende accadute nell’uomo che della propria storia vuol esserne l’interprete, nel bene e nel male. In gioia e in dolore. Struggente l’epilogo; è fiamma dirompente il filo della matassa che avvolge tale magnifico romanzo. Superbe pagine da cui non ci si vorrebbe staccare, grande è l’enfasi e il rapimento che la storia narrata celebra; il lettore si lascia avvolgere, e ghermito dalla trama con-vive in ogni personaggio, ma è con il protagonista l’assoluta simbiosi, in esso risiedono risposte a nostre domande mute. Annamaria Vezio
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martedì 21 giugno 2016
giovedì 16 giugno 2016
"R&A"13 giugno 2016
Suoni dell'anima divengono colori
Pensieri alati disintegrano i -presenti-
sempre violenti
Ne auspicano l'Essenza:
amore e solo amore
A dissolvere ogni dolore.
Dipinto: olio su tela "R&A" 2016 di Am Vezio
Pensieri alati disintegrano i -presenti-
sempre violenti
Ne auspicano l'Essenza:
amore e solo amore
A dissolvere ogni dolore.
Dipinto: olio su tela "R&A" 2016 di Am Vezio
D.L.
22/4/41 n. 633 (D.L 22/5/2004 n.128) su testo e immagine
mercoledì 1 giugno 2016
Del NonGiudizio
Nello spazio/tempo del NonGiudizio, albergano Anime in corpi posticci. Non hanno peso né densità. Tutto accolgono e tutto amano, poiché il Tutto è generato dall'Uno. L'Uno è generato dal Tutto. Il NonGiudizio è la Forma in cui il Tutto e l'Uno innalzano a Gloria lo spazio/tempo: laddove vibrano le anime senza peso né densità.
D.L.
22/4/41 n. 633 (D.L 22/5/2004 n.128) su testo e immagine
Annamaria Vezio
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