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Calliope

Calliope
Inno all'arte che nel nostro sangue scorre.

venerdì 21 agosto 2020

Musico un verso (DaAllevataDalleStelle) Annamaria Vezio


C'è una macchia nello spazio
ombra incolore e impartenente
- un vuoto molle inconsistente -

In tal macchia nello spazio
erranti navigano
i sentimenti

Cercano note a sé assonanti
piangon le pause evanescenti

Bramano luce e suoi colori
cercan unione nei righi vuoti

Libelli accartocciati
di musiche mai suonate

Ma compassionevole è l’Universo:
d'ogni dolor
ne musica un verso.

Ventitregiugnoduemilaquattordici@AmVezioDaAllevataDalleStelle

sabato 8 agosto 2020

15 L'ABBANDONO di Annamaria Vezio

Chiunque vada via e poi un giorno torna, mi trova laddove mi cerca. La mia porta è senza chiavistelli, non è possibile chiuderla, è sempre aperta.

Non soffro l'abbandono, non più.
L'abbandono è l'aggettivo erroneamente attribuito al senso di tristezza, ma è "CAMBIO DI PERCORSO” il vero significato. Quando qualcuno cambia percorso, è perché è propedeutico al suo cammino. Perché dovrei soffrire per quanto può essere un bene per un mio fratello? Se lui va o io vado, è perché quanto ci siamo scambiati ci ha mostrato nuovi cammini della nostra esistenza.
 E questo è bellissimo.
La prima sofferenza è forse lo stupore che esistano strade oltre le “nostre”. È stupore, è sofferenza da distacco, ma non soffriamo forse per venire alla luce? Per il -nuovo- che è oscuro, buio, sconosciuto; per l'utero conosciuto e amato che dobbiamo abbandonare? Eppure non si sono chiuse le porte tra figlio e nuova strada: -la vita- e la madre -stesso percorso-

 @Annamaria Vezio Da "Taccuino di viaggio" ed. 2014 
Dipinto@AnnamariaVezioEvoluzioneInterioreOlioSuTela

lunedì 3 agosto 2020

PREGHIERA di Silvana La Perna

Oh tempo che ci passi davanti senza pietà,
fa che l'odio e la dimenticanza non distruggano l'amore.
Sii tu aspo a districar i fili ingarbugliati del fato che incombe,
sbroglia i nodi dell'aggrovigliato vivere che pesa sulle spalle
di questo mondo martoriato!
Sii Tu aspo Signore a dipanar gl'intrecci dei potenti
e raggomitola raggi di pace,
splendano stille di luce sui volti stanchi dei disillusi,
ricuci col Tuo soffio i lembi di terre ferite,
sulle labbra tremanti disegna sorrisi!
Sii Tu aspo benevolo e unisci tutte le mani in magici cerchi d'altruismo
a soccorrere il dolore d'un bambino che scalzo vaga
tra le dune del deserto,
a mitigar la solitudine d'un vecchio che a se stesso racconta la sua storia...
i suoi ricordi son matasse ormai dai fili spezzati!
Manda turbine di venti sulle inutili parole che sul filo dell'aria viaggiano,
come spine trafiggono i polmoni e non riesci a respirare.
Trasforma in gomitoli di seta i pensieri di menti contorte,
ridona colore alla verde speranza dagli eventi sbiadita e sfilacciata...
fa che anche il perdersi in vicoli ciechi sia un giorno ritrovarsi!

@Silvana La Perna Premio "Parole Nuove" AnimaDiVento2020

A S P O di Enzo Di Giovanni

Girava girava girava
come aspo s'allineava
al mare e all'orizzonte
alla vita a lei di fronte.
Cigolii di gran usura
di gran sete e di arsura
voglia di linfa sua vitale
di volteggio celestiale.
Si avvolge il filo liso
senza se e mai un sorriso
ché la vita è stata dura
e del suo senso mai sicura.
Or è cresciuta la spoletta
di morire nessuna fretta
che deve tessere le lodi
degli angeli suoi custodi.
Gira l'aspo stride e gira
compie un giro poi rigira
soffrendo della sua condanna
e della vita sua tiranna.
Pensò al fine al destino
e al disegno suo divino
al ruol che le venne offerto
e all'amore nel suo petto.

@Enzo Di Giovanni Premio "Parole Nuove" AnimaDiVento2020


Regalo di compleanno (Aspo) di Tania David

Triste e assonnata,
Guardo il cielo, stamane.
Su grigia nuvola
Ti ho scorto,
Vecchio aspo,
Che inesorabile, scandisci
Il passar del mio tempo terreno.
Hai ingrigito le mie tempie,
Reso incerto il mio incedere,
Senza sogni, hai dipinto
La piccola tela del mio futuro.
Con gli occhi intrisi di lacrime,
Ti ho implorato di fermarti
Di invertire il senso della tua infernale macchina,
Di svolgere a ritroso i fili ingialliti dei miei anni.
E tu, magico arcolaio,
Da arcobaleno travestito,
Hai azionato,
Con mani sapienti,
L'invisibile ingranaggio.
Nel cielo, ecco apparire, nitidi,
I fotogrammi più belli
Della mia passata vita:
Dei miei figli i primi vagiti,
Delle mie nozze, la chiesa addobbata,
Emozionante il mio primo bacio,
Scodinzolante, il mio barboncino
Che mi consola, leccandomi il viso
Perché dalle mie mani
È volato il rosso palloncino,
Sparendo lassù
Dove ora sei tu,
Mio generoso,
Compassionevole aspo.

@Tania David Premio "Parole Nuove" AnimaDiVento2020

Melodia di speranza (aspo) di Argia Marinetti

Melodie d’altri tempi
dipana in matasse l’aspo
a formare gomitoli 
di sete azzurre cucite in cielo
Oscure nubi, tra un tuono
e un lampo, le strappano
soffiando il tuo nome
“speranza”
Pur se propensi a straccarsi
di nuovo, sempre pronto
è l’arcolaio a dipanar matasse
in fili nuovi d’azzurra speranza
Toppe di luce a voler sfidare
emozioni e sentimenti.

@Argia Marinetti "Premio Parole Nuove" AnimaDiVento2020

ASPO di Maria Vittoria Massimo

Guardo in una stanza
tutta bianca, incastonata di cemento
grazie a te “aspo”che con la tua finalità
sei riuscito a fare un capolavoro.
In quella stanza c’era un organo vecchio
fuori uso ma con la tua genialità
suona delle meravigliose melodie.
Ecco che il tanto prezioso aspo
riesce a far lavorare tanti strumenti.
Come il fuso per raccoglier la lana
la trebbia per macinare il grano.
Con il tuo aiuto caro aspo
la mia nonna riusciva a prendere l’acqua
nel pozzo tirando la corda.
E chi ne ha più ne metta.
E proprio l'aspo che si mette in gioco.
Il grande protagonista
dall’antichità dei tempi.

Maria Vittoria Massimo "Premio Parole Nuove" AnimaDiVento2020

"Immagine" di Daniela Dante

Un risveglio
Con l'immagine
Di Borsellino
Gli occhi, involontariamente
Visitati dalle lacrime,
Dipoi, ancora nel cuore
L'umanità di quel giudice
Il ricordo della Sicilia,
M' arriva una notizia luttuosa
La richiesta di immagini di un tempo
Molto,molto lontano
Un viaggio con amici perduti
Alcuni dimenticati, le fotografie
Hanno mutato colore
Tutte virano all'arancio
-c'era una luce purissima
In quel cielo-
Le guardo e s'affollano ricordi
Si intrecciano momenti di vita
Incontri, amori
È un sovrapporsi temporale
Un affastellarsi di voci del tempo
Mi intrecciano l'anima
Nemmeno l'aspo riesce a dipanare
I ricordi e resto lì,
Come un bozzolo
Avvolta nel velo degli anni.

@Daniela Dante "Premio Parole Nuove" AnimaDiVento2020

"Aspo" di Sandra Carresi

La vecchia antica
Macchina
Che ha attraversato
Due secoli
Si ricorda bimba
Sui banchi di scuola
Ricorda una bicicletta
“Pipper “
Bianca con piccole ruote
In Viali non affollati
Da macchine e bus
Sposa e poi
Mamma col suo
Piccino al seno
Lavoratrice impegnata
Fuori e dentro casa
Adesso il filo avvolto
È diventato matassa
Che al sole dell’oggi
Riflette, ricorda
E vorrebbe sciogliersi
E stendere quel lungo filo
Alla luce fredda della Luna
Auspicando alle Stelle tutte
Di farla brillare ancora
Come allora.

@Sandra Carresi "Premio Parole Nuove" AnimaDiVento2020

ASPO di Wincenzo De Bernardo

Me tieni arravugliato come un aspo,
si’ tu ca tiri ‘o filo, a tuo piacere,
ca si ce penso, mò, me pare ajere,
quando dicive: evviva ‘a libertà!
Ma quando mai…, me sento prigioniero,
si’ tu che fai e disfi la matassa,
ca ‘e vvote, penso: beh, forse le passa…,
ma no, decidi tu pe’ mme e pe’ te!
Si penso ‘e me jì a fa na cammenata,
‘a faccio, si, ma no cchiù ‘e ciente metre,
pecchè c’’o filo, tu me tiri arete
e allucche: addò pensave ‘e te ne jì?
Ma qualche ghiuorno ‘e chiste, io t’’o ffaccio,
dongo nu strappo forte e cchiù deciso
e senza ca me tiri p’’a cammisa,
stavota nun ce ‘a fai a me trattene!

19.7.2020
@Wincenzo De Bernardo "Premio Parole Nuove" AnimaDiVento2020

(Aspo) La vita come una matassa

Ecco la vita appesa a un filo
esile e smessa
raccolta come una matassa
guarda perplessa
attorcigliata all'esistenza.
Aspo quel destino
che si spezza teso all'estremo
in un palmo di mano
ricordo lontano
sudore e dolore
raccolto in quel telaio usato
ormai arrugginito dal tempo.
Abitato da un ragno solitario
che la sua ragnatela tesse.

@Maria Recupero "Premio Parole Nuove" AnimaDiVento2020



ASPO - (Acrostico) di Giampaolo Landoni

A ricordo dell’antico amore
Salirò quell’ultima vetta
Per richiederti di nuovo in sposa
Oro del nostro vissuto fedele.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Ogni giorno guarderò il cielo
Perché oltre quell’infinito ci sei tu
Silenziosamente sfoglierò i miei giorni
Attendendo l’ultimo raggio del mio sole.

© Giampaolo Landoni Gi. Pi. "Premio Parole Nuove" AnimaDiVento2020

"Velleità" Di Maria Grazia Calì

Ho un cielo di certezze
sul mare dei ricordi e miei passi
affranti, tra le dune della vita
Tra le mani, fotogrammi di attimi
intensi, che tornano
a lenire il presente...
Strette, troppo strette
ho le scarpe, logore
di velleità. E fuggono i giorni
sul mio cammino incerto
sospeso a un tempo
che non muove argini, né acque
nuove, mentre rotola l'aspo
veloce in avanti -mai al contrario
a percorrere strade diverse,
spianate- io annaspo illusioni d'attesa
lo sbocciare di rose...
E gioco, con rigagnoli di sole
sul cuscino zuppo d'ovvietà
Di disincanto...
Strette, troppo strette
le mie scarpe per rincorrere sogni
E mi vòltolo dentro l'illusione
di camminare la canzone che non ho
ancora musicato.

(@)☆Maria Grazia Calì "Premio Parole Nuove" AnimaDiVento2020

A costruire un senso ai giorni (Aspo) di Renato Fedi

È un aspo dal meccanismo ignoto
il dipanarsi dei giorni in esistenza
dove è ammasso il filo delle storie,
siano esse avanzi o tessuti intonsi.
È una matassa che cola d’emozioni
e si dispiega in improvvise azioni
al ritmo perenne dei battiti del cuore,
musica a spartito del destino ignoto.
È costruire un senso vero al vivere
legato al filo che si avvolge in ore
fin quando nell’aspo ci sarà spazio
per fare raccolto prima dell’addio.

@Renato Fedi  "Premio Parole Nuove"  AnimaDiVento2020