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Calliope

Calliope
Inno all'arte che nel nostro sangue scorre.

lunedì 28 gennaio 2019

- Le mie orme - di Maria Salvatrice Chiarello


Ho lasciato tante impronte al mio passaggio,
molte sono rimaste dentro il mio cuore,
altre il vento le ha portate via 
sono andate oltre le nuvole.
Ogni tanto
mi sono voltata indietro
per inseguire una stella lontana,
qualcuna si vedeva appena … erano sbiadite,
come vecchie lettere conservate e mai più rilette.
Ho chiesto a Dio quanti segni
hanno lasciato i miei incerti passi per la via.
Ho sentito il vento soffiare fra le fronde degli alberi
ho sentito tempeste
ho sentito gioiose giornate di sole
e poi un sciabordio di emozioni
di pianto e di risate.
Mi hanno scalfito il dolore, la morte, la malattia
la mia anima è sempre risorta un poco più forte.
La linea tracciata da Dio scorre troppo in fretta
vorrei riempire i vuoti, impossibile.
Le mie ossa stanche
non hanno più la forza di camminare,
mi trascino lentamente
alzo gli occhi in cielo e osservo l’immenso.
I raggi del sole mi acciecano
capisco che ho lasciato tante pietre lungo il mio cammino.
Non si può tornare indietro
la vita scorre
e non bastano i battiti del tuo cuore per fermare il tempo.


@Maria Salvatrice Chiarello Autrice della Settimana gennaio 2019 Anima di Vento

immagine: arch. fot. AmVezio

Lirica di Rosario Di Modica

23/1
Il tempo scorre lento, inesorabile.
E sana le ferite, mi si dice.
Io fui colpito in modo formidabile!
A me nessuna cura più si addice.
E sento dire: il tempo è galantuomo,
e che il dolore certo egli lenisce;
che l'animo del forte è sempre indomo.
Ma vallo a dire a chi pene patisce.
Le porte chiudo sempre con lucchetti,
poi butto lì le chiavi in un cassetto.
E in ogni stanza amori, storie, affetti,
ricordi, calde lacrime; e rifletto.
Qui nel mio cuore mille e più catene
trattengono bloccati i sentimenti,
chi mai potrà lenire queste pene,
chi mai porrà una fine ai miei lamenti?
Appoggio le mie labbra sulle tue
le fredde mani fra le tue riscaldo
ti bacio il collo, piano, e di noi due
non resta che un ricordo che io scaldo
nel cuore mio. Poi nel cassetto langue
la chiave del ricordo scritto a sangue.

@Rosario Di Modica Autore della Settimana gennaio 2019 Anima di Vento
Immagine: particolare- olio su tela 60x70 AmVezio


domenica 27 gennaio 2019

- Preghiera semplice - di Alberta Accattoli

Signore, 
fa che non resti indifferente
al dolore che lacera la mente
fa che l'Anima sanguini ogni volta
di fronte all'ingiustizia del sopruso.
E donami, Signore il non-giudizio
c'è troppo di cui esser giudicata.
Conta per me le lacrime versate,
consegnale al Reggitor del Karma
affinché, chiamata al Suo cospetto
l'Anima pesi meno di una piuma.
E fa che delusione e tradimento
non rendano cinico lo sguardo
e il peso e la fatica della Vita
non spengano la Fiamma dentro il Cuore.
Mantieni l'innocenza dentro gli occhi
così che mai io smetta di stupire
come bimbo di fronte al tuo Creato,
alla magìa
dell'infinitamente piccolo.

Alberta Accattoli -Riconoscimento e Menzione da Anima di Vento-
foto da web di George Digalakis

martedì 22 gennaio 2019

Canali


Fiducia


Concorso letterario "Rime sul lago" (concorsoletterariorimesullago@gmail.com)

Così come mi conoscete, nell'ultimo decennio tutti i Concorsi in cui sono impegnata hanno finalità SOLIDALE, così come il "Concorso Rime sul lago".
 La POESIA è sensibilità trasformata in lemmi, la PARTECIPAZIONE è la stessa sensibilità trasformata in aiuto alla Onlus AISM.
Invito tutti coloro che SANNO fare della Poesia l'atto sublime, unificare poesia e solidarietà è doppiamente benefico...

concorsoletterariorimesullago@gmail.com

Ricordo:
Adulti
1° classificato: euro 300,00 medaglia e diploma
2° classificato: euro 200,00 medaglia e diploma
3° classificato: euro 100,00 medaglia e diploma

Scuole
1° classificato: euro 150,00, medaglia e diploma
2° classificato: euro 100,00, medaglia e diploma
3° classificato: euro 50.00, medaglia e diploma

Grazie a tutti voi che sarete, vi aspettiamo!

Bando di Concorso "Rime sul lago"
ART’INCOMO - Associazione Culturale
(e Scheda di partecipazione)
ART’INCOMO - Associazione Culturale
indice il Concorso Internazionale di Poesia ”RIME SUL LAGO“
in collaborazione con La Maison de la poésie de Nantes
Il concorso esclude ogni forma di lucro e destinerà parte del ricavato a: AISM
“Poesia è l’attimo in cui si realizzano e si rendono intelligibili le possibilità creatrici e suggestive delle intuizioni e della fantasia” e con sapienza il Poeta trasforma la trascendenza in realtà quando i suoi versi sono veicolo di solidarietà.
REGOLAMENTO
La partecipazione è aperta a tutti coloro che amano la Poesia e prevede l’invio di testi EDITI e INEDITI, sia in lingua italiana che in lingua straniera, quest’ultima dovrà essere corredata di traduzione a fronte.
Per poesia INEDITA si intende testo poetico che non sia stato editato né in formato cartaceo né e-book, anche se in volume collettivo.
Le opere presentate non devono essere mai state premiate in precedenti o simultanei concorsi letterari, pena la squalifica.
Data scadenza 21/03/2019
Le opere partecipanti, scheda adesione e relative ricevute dovranno essere spedite via e mail a concorsoletterariorimesullago@gmail.com
Farà fede la data di ricezione email.
TEMA:
“Il mondo è pieno di poesia e l’aria è vivida del suo spirito. Le onde danzano alla musica della sua melodia e scintillano nella sua lucentezza.“
James Gates Percival
Il Premio letterario è articolato come segue:
ADULTI
POESIA (in lingua italiana e/o in lingua straniera)
Sezione A: Poesia a tema
Sezione B: Poesia a tema libero
Per la sezione A poesia a tema inviare un massimo di tre poesie di lunghezza non superiore ai 35 versi, in formato Word, carattere Times 12.
Per la sezione B poesia a tema libero inviare un massimo di tre poesie di lunghezza non superiore ai 35 versi, in formato Word, carattere Times 12
-I TESTI DEVONO ESSERE PRESENTATI CON IL TITOLO-
STUDENTI
C – Studenti Scuola Secondaria inferiore
D – Studenti Scuola Secondaria superiore
Poesia a tema libero: inviare 3 poesie di lunghezza non superiore ai 35 versi, in formato Word, carattere Times 12
Nelle sezioni C – D è consentito partecipare per classe e/o a titolo individuale riportando i dati della scuola nella scheda di adesione.
Per le classi, l’insegnante deve indicare nello stesso file delle poesie:
Classe, Sezione, Scuola, e-mail e indirizzo completo della Scuola
Nome e Cognome Insegnante, indirizzo e-mail dell’Insegnante (se disponibile) Nome e Cognome degli studenti che hanno contribuito alla realizzazione delle opere inviate; copia del versamento.
Per i concorrenti minorenni è necessaria l’autorizzazione alla partecipazione di chi ne esercita la patria potestà.
INVIO DEGLI ELABORATI
L’invio deve essere effettuato via posta elettronica a: concorsoletterariorimesullago@gmail.com inviando una unica mail entro il 21/03/2019 all’indirizzo con oggetto “Concorso letterario Rime sul lago 2019” allegando:
1) Scheda di adesione debitamente compilata in ogni sua parte e copia della ricevuta di versamento
2) copie dei testi, in formato Word, carattere Times 12, di cui 1 anonima e 1 completa di dati anagrafici (nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, e-mail dell’autore e breve nota bio-bibliografica) e fotocopia della ricevuta del versamento.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Gli autori, a parziale copertura delle spese organizzative, si impegnano a versare per ogni sezione: euro 15,00 (quindici)
Per le Scuole, la quota di partecipazione è di euro 5,00 (cinque) per classe o per alunni che partecipino individualmente.
MODALITA’ DI PAGAMENTO
Le quote di partecipazione dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail concorsoletterariorimesullago@gmail.com nel termine indicato tramite:
Postepay n° 5333 1710 7681 6459
IBAN: IT 61J 360 810 513 821 298 911 2994
intestato a Maria Natalina Luraschi cf. LRS MNT 54R4E E753 X
CAUSALE: -Partecipazione Concorso “Rime sul lago” Ass. Cult. Art’InComo-
entro il 21 marzo 2019 unitamente ad opere e scheda adesione.
GIURIA E PREMI
La Commissione giudicante è composta da Personalità della Cultura.
I nomi saranno resi noti A CHIUSURA DELLE VALUTAZIONI nella pubblicazione del Verbale di Giuria che sarà leggibile dal 30 APRILE sul sito “ART’INCOMO“
Per il ritiro dei premi sono ammesse le deleghe, ad eccezione di quelli in denaro che verranno, qualora non riscossi personalmente, incamerati per l’edizione successiva; così pure le medaglie dovranno essere ritirate personalmente o per delega scritta.
È consentita su richiesta, la spedizione a carico del partecipante, di diplomi e/o attestati.
*******
L’Associazione Art’InComo si riserva di procedere alla pubblicazione di un volume antologico che riunirà le poesie vincitrici e quelle che saranno ritenute meritevoli.
Ai sensi del D.L. 196/2003 “Tutela della privacy”, s’informa che i dati personali relativi ai partecipanti, saranno utilizzati unicamente ai fini del premio ed inoltre ai sensi della risoluzione n° 8/1251 del 28/10/76, il premio non verrà assoggettato a ritenuta alla fonte. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento.
RICONOSCIMENTI E PREMI:
Verranno proclamati: un vincitore, un secondo e un terzo classificato per ciascuna sezione.
I premi sono così stabiliti:
ADULTI
1° classificato: euro 300,00 medaglia e diploma
2° classificato: euro 200,00 medaglia e diploma
3° classificato: euro 100,00 medaglia e diploma
Dal 4° al 10° classificato: Attestato di Merito
STUDENTI
1° classificato: euro 150,00, medaglia e diploma
2° classificato: euro 100,00, medaglia e diploma
3° classificato: euro 50.00, medaglia e diploma
Dal 4° al 10° classificato: Attestato di Merito
Il Presidente di Giuria ha facoltà di assegnare a un autore ritenuto particolarmente meritevole, una TARGA e DIPLOMA con motivazione.
I premiati saranno contattati a mezzo e-mail o telefonicamente, in base ai dati che gli stessi avranno fornito nella relativa scheda dei dati personali.
L’Attestato di partecipazione verrà inviato a tutti gli iscritti che ne faranno richiesta (via e-mail in PDF )
La Giuria il cui operato è incontestabile, insindacabile e inappellabile, potrà assegnare a discrezione ulteriori menzioni e premi.
Le poesie premiate e altre ritenute meritevoli, verranno pubblicate nell’Antologia “Rime sul lago…” che sarà presentata nel corso della premiazione.
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
La cerimonia di premiazione si svolgerà il 25 maggio 2019 alle ore 16,30 a Como presso il Salone "ENRICO MUSA"Associazione G. Carducci, Viale Cavallotti n° 7.
Tutti gli autori sono invitati.
*******
NORME GENERALI
La partecipazione al Concorso implica l’accettazione incondizionata del Regolamento.
Farà fede la data di invio della mail, in nessun caso sarà restituita la quota versata. Non sono previsti rimborsi per spese di viaggio e alloggio. Ai sensi del DLGS 196/2003 e della precedente Legge 675/ del 31.12.1996 i partecipanti acconsentono al trattamento, diffusione ed utilizzazione dei dati personali da parte dell’organizzazione o di terzi per lo svolgimento degli adempimenti inerenti al concorso.
Ogni autore è responsabile del contenuto delle proprie opere. Saranno esclusi tutti i componimenti che conterranno parole o concetti volgari, violenti, razzisti, contro ogni religione, i componenti che superano i limiti di lunghezza, quelli spediti oltre il termine stabilito o pervenuti senza scheda di adesione compilata o copia della ricevuta di pagamento.
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SCHEDA DI PARTECIPAZIONE
Scheda di adesione 2019
Concorso Internazionale di Letteratura “Rime sul lago”
(Da compilare e allegare alla e mail)
Nome_________________________Cognome__________________________
Nato a___________________________________________Prov._____il____________________
Residente in_____________________________________________ n._____
Città_____________________________________Prov.____ C.A.P. ________
Telefono:______________________
E-mail:____________________________________________
Da compilare per i minorenni e per gli studenti
Nome_________________________Cognome__________________________ (del genitore)
Classe frequentata____________________________________________________
Istituto Scolastico________________________________________________
Via________________________________________________n.________
Città___________________________________Prov.____ C.A.P.________
Sezioni
Sezione - Titolo________________________________________________
DICHIARAZIONE
Io sottoscritto________________________________________________
accetto tutte le clausole del regolamento, acconsento al trattamento, diffusione ed utilizzazione dei dati personali da parte dell’organizzazione o di terzi per lo svolgimento degli adempimenti inerenti al concorso, ai sensi del DLGS 196/2003 e della precedente Legge 675/1996.
Autorizzo, senza nulla dovervi o pretendere a qualsiasi titolo, la pubblicazione della mia poesia nella Antologia “Rime sul lago”, qualora risultante vincitrice o selezionata.
Dichiaro che il/i testi che presento è/sono frutto del mio ingegno e che ne detengo i diritti a ogni titolo.
Firma
________________________________
(se minorenne del genitore o di chi ne esercita la patria potestà)
Data e Luogo _____________________________________
INFORMATIVA
Il trattamento dei dati è effettuato esclusivamente ai fini inerenti il concorso.
I dati dei partecipanti non verranno comunicati o diffusi a terzi a qualsiasi titolo.
Se ne potrà richiedere gratuitamente la cancellazione o la modifica scrivendo alla Segreteria concorsoletterariorimesullago@gmail.com



-Pagine di un libro- di Gavino Dettori

Un seme deposto
nel grembo
d’una donna
così fosti concepito.
Con tanto amore
o con vile violenza,
ma fosti concepito
e, al fine del travaglio,
partorito.
Ma non eri
ancora pronto
ancora non sapevi
cosa voleva dir
scrittura.
Maturasti circondato
dall’affetto
ed imparasti
parole dolci
da vergare
con un pennino d’oro.
Ti facesti uomo
tra umiliazioni,
non conoscendo
mai una carezza,
la tua penna
fu un pezzo di carbone
e a malapena
imparasti l’alfabeto!
Ma appena pronto
a camminare
con le gambe tue
trovasti davanti a te
tante pagine bianche,
che, senza più nessun aiuto
dovevi riempire
giorno dopo giorno
per costruire
la tua vita.
Sei stato un autore
da portare ad esempio
o solo un imbrattapagine
di un libro
che nessuno mai leggerà?
Sarai stato comunque
solo tu a scrivere
la tua avventura!
E quando poi
avrai apposto
la parola fine,
qualcuno per te
aggiungerà il sommario
dove, chi dovrà
dare un giudizio,
troverà elencate
le strade più importanti
che avrai percorso.
Il commento
non sarà fatto
in questa terra,
ma lassù, dove dovrai,
come ogni mortale,
portare il libro
da te scritto
e lì attenderai
per esser giudicato!
@Gavino Dettori, 26 agosto 2013
Autore della Settimana gennaio 2019 Anima di Vento
Immagine dal web

lunedì 21 gennaio 2019

-Tanka- di Saul Ferrara

Vecchi ricordi
artigliano l’anima
Senza difesa
chiudo il dolore in
una bolla d’inchiostro.

@Saul Ferrara
Autore della Settimana gennaio 2019 Anima di Vento
Imm. da web

-Sull'anima...- di Antonio de Domenico

Donna sorniona, ironica, crudele
candida, e perversa
Donna sognata,donna vissuta
forse... troppo amata
Anima mia!
Dolce ideale, sogno nel sonno
raggio nel buio,ombra nel sole
dolce nel sale
amara, silente,
inquietante, serena.
A te psiche apro il mio cuore
nel tuo grembo ripongo il mio corpo!
nascita nella morte
fine di un disegno sano ed insano...
ora...
l'aquila ti scorge dal cielo,
e le sua ali pregne di luce
proteggono il volto fino alle mani...
dove il mio corpo
in un sogno fetale,
cinge il tuo dito...
nel matrimonio INFINITO!

@Antonio de Domenico
Autore della Settimana gennaio 2019 Anima di Vento

Imm. dal web


-Il tramonto- di Vincenzo Lagrotteria

Vorrei essere bambino
guardare la luce del sole
in quel rosso tramonto
e, di nulla saper dubitare.
Rimembro il tempo consunto
l'amorevole morbido cuscino
lieto la sera la testa poggiavo
fervide idee mi irradiavano.
Or son rimaste le più opache
a turbare quel poco di quiete,
la notte i sensi si ribellano
sommersi da cupo tormento.
Inquieto, smarrito lo sguardo
non va più al di là del muro,
in questo presente or freddo
mi è ostile pure il lenzuolo.
Qui finisce il mio orizzonte
son spente le stravaganti idee
si è svuotato ora il cuore
di quel suo ego che fu ilare.
Tutto è un groviglio, oltre
non vi è altro che sgomento
in sé racchiude in silenzio
sogni e speranze avvinghiate.
Solo quel tic tac del tempo
che nelle oscure notti insonni
sta a trastullare il pensiero
nel buio in cerca di una luce.
@Vincenzo Lagrotteria Autore della Settimana gennaio 2019 Anima di Vento
Immagine: archivio personale AmVezio 2010

giovedì 10 gennaio 2019

-Rebecca, la fatina dei ghiacci- di Annalisa Tacoli

La fata Rebecca abitava sulle montagne, molto in alto, fra ripide pareti di roccia: viveva in una grotta che era stata scavata nella pietra da antichi ghiacciai.
La sua grotta era molto ben arredata: aveva un letto di ghiaccio, un tavolo di ghiaccio, delle sedie tutte di ghiaccio... Nella sua casa tutto brillava come uno specchio perché il suo mobilio era scolpito nel ghiaccio!
Lei viveva lassù ed era molto felice perché amava i ghiacci. Era una fata speciale.
Ci sono fate dei boschi, fate dei laghi, fate dei fiumi... lei era una fata dei ghiacci.
Era bella, bionda con gli occhi azzurri e, come molte fate, amava e difendeva la natura. Ma a lei era stato assegnato un compito veramente difficile, doveva proteggere i ghiacciai.
I ghiacciai, a causa delle variazioni del clima terrestre, si stavano sciogliendo per il troppo caldo e lei, con tutte le sue forze e le sue magie, doveva cercare di rallentare questo processo drammatico e ormai irreversibile.
Chiamava i venti del nord perché raffreddassero l'aria, chiamava le tempeste di neve perché aumentassero lo strato nevoso ma, niente da fare, il ghiaccio continuava a sciogliersi e i ghiacciai diventavano sempre più magri e sottili.
Anche il suo amico orso bianco era preoccupatissimo, ormai non poteva più giocare sul ghiaccio, al posto delle lastre bianche e gelate che amava tanto, adesso c'era solo una slavina di sassi grigi e scivolosi.
Persino le renne che la accompagnavano nei viaggi per il regno del nord non riuscivano più a tirare la sua bella slitta dorata, il ghiaccio si scioglieva e i loro zoccoli si impantanavano nel fango gelato.
La fatina dei ghiacci non sapeva più che fare, i suoi poteri non erano sufficienti a risolvere il problema, doveva almeno cercare di limitarne i danni...
Pensò allora di tentare il tutto per tutto: rivolgersi al mago più potente ma ahimè anche più cattivo di tutto l'universo, il tremendo Diabolicus!
Lui con un solo gesto aveva il potere di congelare il mondo intero, e certo non aspettava altro! 
Ma era necessario che non esagerasse e poi non doveva assolutamente sospettare che fosse un’opera a fin di bene... per la salvaguardia dei ghiacciai!
Se no, non avrebbe mai preso l’impegno!
Fatte le dovute considerazioni, la fata dei ghiacci decise comunque di tentare l’impresa.
Chiamò le sue fidate renne e, nonostante le incognite del viaggio, si mise in cammino. Si trattava di raggiungere gli estremi limiti del mondo conosciuto...
Viaggiarono giorni e giorni, sempre sotto quel sole che minacciava pericolosamente i ghiacci, finché raggiunsero il regno delle nevi perenni. 
Anche questo era ormai ridotto ad un piccolo spazio ma era ancora l’unico angolo di mondo che il sole non potesse raggiungere. Là abitava Dabolicus.
La sua dimora era una specie di bunker freddo e isolato dal mondo. 
Erano anni che lui non metteva il naso fuori di casa così, quando vide arrivare degli estranei, ne fu molto seccato. 
"Cosa venivano a fare nel suo regno quegli scocciatori?! Quegli ospiti che nessuno aveva invitato?"
Poi però, quando vide la fata Rebecca, si calmò un poco: Rebecca era la sua nipotina preferita e, per quanto lui fosse scontroso e malefico, per lei aveva una certa simpatia....
Nonostante ciò, uscì di casa urlando con una voce che sembrava il rotolare di una valanga, con tanto di scricchiolii e gemiti orribili: "Che cosa voleeeeete? Che coooosa siete venuti a faaaare qui nel mio regnooooo!?!"
Rebecca che conosceva bene quel suo caratteraccio, cercò di blandirlo....
"Tu sei fortissimo, sei il più potente dei maghi, puoi fare tutto quello che vuoi... se vuoi... Io sono qui per chiederti di aiutarmi..." 
E gli spiegò il suo piano.
Insomma finì per convincerlo e, a dire il vero, anche abbastanza facilmente, a... raffreddare, con i suoi diabolici poteri, tutti i ghiacciai del pianeta! 
Diabolicus, nel suo laboratorio sotterraneo, conservava, in certe strane bottiglie, tutte le più tremende intemperie, già belle e pronte per essere stappate: tempeste, tornado, tifoni, cicloni, trombe d'aria, tsunami... aveva di tutto, proprio di tutto ma ahimè, non se ne era accorto, aveva finito la neve! 
Non ne restava neanche un fiocchetto! Guardò dappertutto, niente! Niente neve! Tempeste di neve, bufere, tormente... cristalli di ghiaccio?
Aveva finito tutto, anche i ghiaccioli: con il caldo della scorsa estate, anche lui aveva dovuto tenere in fresco il suo piccolo regno...!
Folle di rabbia lanciò i più violenti tornado, tempeste tropicali, venti impetuosi, piogge battenti, persino degli tsunami veramente disastrosi...
Le città più importanti emisero allerte gialle, arancioni, perfino rosse...
Per giorni e giorni venti e piogge infuriarono sul pianeta ma poi ritornò il sole... e i ghiacciai ricominciarono a sciogliersi.
Niente neve, niente ghiaccio, i ghiacciai erano sempre più in pericolo...!
Neppure il tremendo Diabolicus era riuscito a raffreddare il pianeta! 
I bei ghiacciai delle montagne erano ormai condannati a sciogliersi pian piano, inesorabilmente!
Fata Rebecca, triste e delusa, tornò alla sua casa di ghiaccio: le sedie, il tavolo, il letto... tutto cominciava già a sgocciolare. Dai suoi occhi azzurri scese una grossa lacrima... Una volta si sarebbe ghiacciata subito facendole brillare lo sguardo... ma ormai anche le sue lacrime si scioglievano al sole!!!

@Annalisa Tacoli Autrice della Settimana gennaio 2019 Anima di Vento
Imm. dal web


- Abbandono - di Enzo di Giovanni

Spunti come il sole al mattino
mi proietti la tua luce il divino
l'essenza del cosmo e dei pianeti
la pace l'abbandono e giorni quieti.

Torno a respirar col tuo respiro
s'intrecciano le vene intanto miro
il vento che accarezza stanche foglie
riesplodono i vulcani e pur le voglie.

Come edera vorrei stringerti forte
per sconfiggere i mali e pur la morte
non tremare durante i lunghi inverni
non temere i vuoti e spazi eterni.

Poi... quando il sole è già in alto
bruciarmi all'inferno del tuo caldo
prenderti ubriacarmi e fare un salto
come mille bollicin di birra al malto.

Assaporare il dolce amaro del tuo brio
trascinarmi sulle rive dell'oblio
sconfinare oltre l'infinito tra le stelle
mentre accarezzo e bacio la tua pelle.

Sconvolgere l'equilibrio dell'universo
con la musica nuova che dono al verso
sprofondare nuovamente negli abissi
per poi dire anche io c'ero e tanto vissi.

@Enzo di Giovanni Autore della Settimana gennaio 2019 Anima di Vento
Imm. dal web



- Anime distanti - di Claudio Donati


Esistono anime create per non incontrarsi mai. Anime che si cercheranno all'infinito, per tutta la 
vita, senza incrociare le loro strade, perché cammineranno sempre l'una un passo davanti l'altra. Anime che si troveranno solo nei loro sogni più belli, dove potranno toccarsi appena con le carezze impalpabili di un illusione d'amore che svanirà alle prime luci del sole. Anime che navigheranno attraverso mari e oceani diversi e che non intersecheranno mai le loro rotte, anche se il vento porterà ad ognuno la voce dell'altro, senza far si che le loro braccia possano congiungersi. Anime che guarderanno il cielo nello stesso istante, ma mai sapranno che la luna si starà prendendo cura dei loro sguardi contemporaneamente. Anime che vagheranno insonni ed eteree, inseguendosi a perdifiato lungo le strade di una notte buia che non porterà mai al giorno. Anime che si arrampicheranno disperatamente sulla superficie scivolosa di un vetro, dietro il quale potranno perdersi l'uno negli occhi dell'altra, ma senza potersi toccare. Anime composte da tanti piccoli pezzi, i cui frammenti non combaceranno mai gli uni con gli altri, anche se solo l'unione delle loro due diverse solitudini potrebbe farle sentire, finalmente, complete. Anime che se per un errore del fato, dovessero miracolosamente scontrarsi, sarà troppo tardi per tentare ogni avvicinamento, perché la sorte avrà ormai compiuto i suoi giochi ed esse continueranno a destreggiarsi nell'illusione di ciò che sarebbe stato.

@Claudio Donati Autore della Settimana gennaio 2019 Anima di Vento