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Calliope

Calliope
Inno all'arte che nel nostro sangue scorre.

venerdì 25 aprile 2014

La mosca albina di Rosellina Carone aprile 2014




Una mosca che per sua sfortuna
era nata albina,
schernita dallo sciame
tutto uguale e spiccicato
nel più piccolo dettaglio,
guardava le altre con tristezza
e si rammaricava.
Ma essendo albina
e dunque differente,
aveva gusti alquanto strani
e così inspirava a lungo
il profumo dei gerani,
mentre a debita distanza,
un nugolo di mosche nere s'accapigliava
per un disgustoso avanzo.
E allor si rincuorò,
rendendosi finalmente conto
che l'esser bianca e non uguale
non era poi un gran danno
se l'esimeva dall'essere
loro commensale.

rosellinacarone@copyriht2013

Vicino al ruscello di Aneta Timplaru


25 aprile 19.53.05

Mi siedo sulla pianura verde,
vicino al ruscello,
lascio il sole accarezzarmi il corpo,
mi copro col sussurro dell'aqua,
con ucceli e farfale.
Dal respiro degli alberi
si apre la sorgente
verso la fontana, nascosta,
dove...
vedo con le mani,
ascolto con le labbra,
e parlo con gli occhi!

QUELL’INSIEME DI NOI di Biancamaria Muscherà


Sono i singhiozzi dei miei pensieri
a ferirmi il cuore
in modo costante
e con cadenti rintocchi.
Rintocchi che da lontano
s'odono e lasciano
l'anima in subbuglio
e io mi dispero e piango
nel mentre una lieve brezza
mi trascina
tra i colori dell'autunno.
Nascosto hai il viso
tra i miei capelli
sento attraversarmi dal respiro:
vento soave, m'accarezza
portandomi tra gli abissi
un tuo bacio.
Cos'è l'amore?
Due mani che si stringono
un sorriso e l'incontro
di due sguardi
il calore delle tue labbra.
Fa' amore mio che questa luce sia
luce ai pensieri
che la luna ci stia accanto
e la notte ci tenga vicini.
Noi, stretti in un abbraccio
due cuori palpitanti...
un istante di Paradiso.

giovedì 17 aprile 2014

"A SILVIA

"A SILVIA ,UNA QUALUNQUE, MA QUESTA E' VERA"    di Mario Prontera
 (non me ne voglia troppo Leopardi Giacomo per questo ennesimo 'sproloquio notturno', ma mentre lui studiava come un matto,io ero ancòra intento a vivere di notte,come in occasione di questa lirica e come quando facevo ancòra...<l'allevatore di bambini>)      
 -inedito-
Non hai nulla da farti perdonare,
ma ti perdono lo stesso:
era le volte che mi cercavi,
e sbagliavi lo spazio,
non il tempo;
era le volte che mi volevi,
e volevi toccarmi soltanto
era le volte che mi parlavi,
e parlavi alle nuvole
era le volte che mi pensavi,
e pensavi di notte
era le volte che mi sognavi,
e sognavi di giorno.
E per strade antiche o nuove di zecca,
dai gradini di vetro o di fili di biada,
dalle rughe di gesso o delle tue mani,
sui gradini della notte o dei tuoi seni
di mandorla,
TI BACERO' SUGLI OCCHI E SUL CIGLIO DEL CUORE.
Era il 9 settembre 2010 alle ore 00,26.

D.L. 22/4/41 n. 633 "Protezione diritto d'autore e diritti connessi al suo esercizio" (G.U. n.166 del 16/7/41 mod. D.L 22/5/2004 n.128).

domenica 13 aprile 2014

Ascolta la mia storia by Am Vezio ed 2010

Ascolta la mia storia
che persa fu nel tempo
esposta a gioia e morte
trafugata pe’ quattro venti
Ascolta e resta fermo
assapora e assieme
ad essa piangi
che altro non racconta
che la giostra de’ tuoi giorni
E’ un canto che trasporta
arrotola e distende
stride in mezzo a sassi
aguzzi e laceranti
e ride e si discioglie
fra onde strette a ricci
poi sfinito s’abbandona
su rive stanche e pallide
e languido si stende
su scie infuocate all’orizzonte
Ascolta la mia storia
lenzuolo latteo ammainato
animo bianco sù impiccato
sguardo limpido sporcato
cuore aperto infilzato
braccia larghe sbranate
Ascolta la mia storia
mani calde accarezzate
bocche tenere baciate
prati verdi abbandonati
a passi liberi pel cielo
Ascolta la mia storia.

D.L.
22/4/41 n. 633 "Protezione diritto d'autore e diritti connessi
al suo esercizio" (G.U. n.166 del 16/7/41 mod. D.L 22/5/2004
n.128).






Laddove non può il Corpo, sopperisce l'etereo potere dell'Amore

E' difficile viaggiare, muoversi, salire e scendere gradini di treni e stazioni e case e scuole quando
non si è molto in forma o addirittura quando si sta proprio "male", ma si dimentica ogni disagio ed ogni dolore
se a chiamare è un amico e sofferente che tenta di combattere la sua condizione di malattia, ma potrebbe anche essere uno sconosciuto e sofferente, non riesco a rimanere sorda davanti alla sofferenza, starei male anche nell'anima oltre che nel corpo. Non m'importa di trascinarmi su mezzi di trasporto e per strade su strade per portarmi nel luogo del bisogno, importante è che il sorriso sul volto cancelli ogni dubbio di "bene", se pure le occhiaie scendono fin giù alle ginocchia a testimoniare una non perfetta salute, il sorriso negli occhi è chiara luce di amore, di gratuità, di "bene" e si cancella ogni proprio dolore. Se questo voglio vivere, è perché la mia vita non scorra nella trasparenza, e se qualcosa voglio lasciare del mio passaggio deve essere solamente impronta d' Amore che, per errata discrezione, tralasciamo di dimostrare. La mia presenza su questa Terra, deve essere
Testimonianza che laddove non può il Corpo, sopperisce l'etereo potere dell'Amore, senza camuffamenti sterili di eccesso di parole o di grandi gesti, piuttosto con teneri e silenziosi sorrisi, allora sì, voglio che il Sorriso sia luminoso fino a ferire gli occhi se questo può mostrare che non siamo nati per soffrire e se proprio ci tocca, utilizziamo l'antidoto che ci è stato donato alla nascita: la forza della Mente e dell'Anima. L'Amore.

Qui con Emanuele Lo
Presti al liceo scientifico Volterra di Ciampino con l'Associazione
Umanitaria CSI per dimostrare che Oltre la fisicità, la Forza
proviene dalla Mente e dal Cuore.
A sinistra Fernando Ruscito "mente e motore" dell'Associazione, al centro Annamaria Vezio e
Emanuele Lo Presti, a destra l'attore "comunicAttore" Luca Martella.