Succede senza preavviso.
L'organza dei giorni, su cui sono poggiati gli attimi, d'un tratto slarga le maglie e senza rumore alcuno, lascia precipitare i giorni confusamente, l'uno sull'altro. In turbinio frastornante cadono senza toccare terra, restano impigliati nell’aria, fra denti digrignati, fra frammenti di pensieri scomposti.
È polvere in granuli graffianti quanto rotea nell’intercapedine del corpo eterico: vuoto colmo.
Mesti i momenti si mostrano sfuggendosi l’un l’altro, ora lampi luminosi e visi imbrattati d’amore…
AmVezio@text&image
Nessun commento:
Posta un commento