Un colpo alla porta
che si gonfia e batte,
con timore m’accosto
“chi c’è nella mia casa
che da una stanza all’altra
vuole andare”
Leggera sulle punte
dei piedi miei
mi sposto
e l’orecchio appoggio
sulla porta che respira
si muove e mi riporta
di una mano un colpo
L’apro,
lentamente scosto
la maniglia e l’anta
che la voce sua riporta
di legno colorata
Il vento,
il vento bussa alla mia porta.
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