Ci sono delle giornate che hanno bisogno
di lievitare prima di poterle accettare e amare, come per il pane. Cosa c'è di
più simile al "pane" che possa "alchemizzare"
l'inesprimibile sentire. Forse la musica, il colore, essi sì, sanno accompagnare
la trasformazione da emozione sconosciuta a se stessa, a chiara percezione. Ma
pure, il manipolare l'impasto del pane è così simile al lavorio inconsapevole
dell'interiore, così affine è la lievitazione, così uguale è la trasformazione
del "non so dire" a "so". Manipolazione lievitazione e
trasformazione: la via per passare dall'inconsapevole al cosciente. E così,
anche oggi ho fatto il pane. Dopo la prima esperienza terapeutica, la seconda
medicamentosa. Dovevo disperdere le particelle scomposte in me, quelle ospiti
autarchiche e irrispettose, che senza presentazione alcuna, vagano nel mio
corpo come fosse la "loro" casa! Dovevo fare il pane, oggi. E le ho
fregate, loro, le Particelle Scomposte. Sono lievitate con il pane, si sono
gonfiate in esso e si sono disperse nel calore del fuoco. E' buono il mio pane,
lo mangio e mi nutro delle P. S. ammansendole e facendomi amare, e le amo, così
rinnovate e buone, ci apparteniamo, sappiamo lievitare.
D.L.
22/4/41 n. 633 (D.L 22/5/2004 n.128) su testo e immagine
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