Potremmo e dovremmo essere tutti consapevoli che la vita non ci
appartiene. Siamo sicuri e tronfi di dirigere il nostro momento, di
gestirlo, plasmarlo, di esserne padroni; ma non è così: il momento, la
vita, ci appartiene nell'istante in cui siamo consapevoli che Esso, Essa
ci appartiene perchè lo stiamo/ la stiamo, vivendo intensamente, con
tutto il nostro essere, quello intimo, familiare, sociale, eterno. Ed io
amo la Vita, il mio Momento, proprio perché -So- che sono miei in quel
frangente di Tempo in cui ho dato me stessa, dopo, ho un altro momento
che non ha più quella me di prima... Siamo pulviscolo che si realizza
nella sua completezza nell'istante stesso in cui si materializza in un
qualche luogo: il nostro luogo è la Terra, quella dove stiamo vivendo
ora, la nostra città, il nostro rione, i nostri amici, i nostri
familiari, il nostro giro amicale in fb, i nostri sogni realizzati.
Quindi, diamoci oggi con interezza, diamoci a noi stessi e al Tutto che
ci circonda, a cui apparteniamo e ci appartiene. Le etichette su quel
che siamo o vorremmo essere o vorremmo fossero gli altri, non sono
membra del nostro corpo vitale, ma delle zavorre mentali.
Viviamo in interezza, ora, che dopo... dopo non potremo farlo ed avremo ipotecato l'esistenza per investire sul nulla.
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