Con i sensi fra le dita
mille luci ci rischiarano,
corpi languidi su un letto
che si cercano e appartengono
sulle note del possesso
Tu sei mia e tu sei mio
Non lo dicono le voci
per amore del rispetto
ma le cellule nel sangue
si scompongono e si uniscono
in un unico canale
e all’unisono s’incontrano
ed urlano e si affannano
nel dominio che è schiavitù
dell’esser l’un dell’altro
e non vederne differenze
Tu sei mia e tu sei mio
Son due corpi in uno specchio
che si fondono e diventano
solo sensi che s’incontrano
e si uniscono nell’anima
che nell’orgasmo
languisce e innalza
nelle sfere dell’Universo
Sono io e tu sei tu,
ma non so dir la differenza
quando il fiato d’un tratto manca
per divenir respiro lento
che nel sonno ci accompagna.
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