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sabato 11 aprile 2015
Nella pelle, dentro al ventre
Un giorno insieme e fu
alito primo dell’Universo
sorriso immutato e lento:
Padre e Madre della Vita
Ci amammo in quel tempo
e ogni anfratto, luce era
Nessun’ombra l’ardire aveva
d’ offuscar l’incontro
Ricordi?
Passione o forse amore vero
ammantava i nostri corpi
Speranza nel domani?
Nessuna
eravamo un tempo fermo:
io e te nel qui ed ora
forse ubriachi e pazzi
di vivere l’Amore
Ecco, a te dedico
le mie nuove rughe
e la pelle liscia ancora
- come pelle di bambino –
dicevi, ricordi?
Una vita ci divide
la mia affannata e lieta
distrutta e poi ricostruita
in un sempre sagomato
La tua? Non lo so
Di certo so come ti dissi allora:
dentro al ventre ti tenevo
e ti tengo ancora
L’amore non è scelta
nemmeno logica e coscienza
è cellula colorata e autarchica
nella pelle s’addentra e resta
e d’anima e di corpo
fa il suo centro
Passa la vita
si comprime nel ricordo
passando nel presente:
trova sempre te
nel mio ventre.
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