Fortemente
aggrappata
alla lancetta
dell’orologio
cerco di
fermare
il passare
del tempo
Ho bisogno di
limitare
la sua corsa
stressante
di avere
qualche istante:
una pausa fra
un respiro
e il
passaggio dell’aria
Ho bisogno di
pensare
e per farlo,
annullare
lo spazio
troppo corto
che opprime
il mio petto
nell’ora che
scandisce
e mi dice “è
tutto fatto”
Non ho ancora
fatto niente
Le mie
braccia
stringo al
petto
le unghie
infilo nelle
carni
e se il
sangue sgorga ancora
ho bluffato
qualche ora
L’ ho fermata
nel mio corpo
dilatata
dentro me
e nel rosso
suo calore
cancello ogni
momento
di attese e
di rinunce
e ne invento
ancora nuovi,
per fiorire
dentro il tempo.
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