Laddove un post, tocca le corde più interiori, di quelle che ci sbattono implacabilmente davanti a uno specchio, l'attenzione e la risposta sono minimali, si passa avanti, ci si sofferma su altri, altrettanto seri, ma meno specchio... preferiamo essere chi dice la sua laddove l'altro l'aspetta: meno siamo noi stessi nudi davanti a noi stessi, più facile è la finzione del sé, pure diventiamo cementatori della nostra libertà. La vetrina, il Faccia/Libro, ci educa al malfunzonamento del nostro Essere. Possa essere sempre costruttività e non costruzione, il potente strumento di cui facciamo uso. Siamo noi a guidare la nostra vita, facciamo che la corrente non ci porti via, inesorabilmente.
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