Indossa un velo a scendere
l’incedere del giorno verso la sua branda
e fa cortina all’ore dei folletti,
pronti a spargersi tra il dormire e il nulla.
Non mi importa della notte,
è uno scricchiolio agganciato tra i letarghi
di questo ragionare a vuoto,
di questa mente che estenuata si disossa.
Ora langue il vivere confuso,
segna a gesso nero le rughe del cammino
e l’orizzonte lento si denuda,
ripiega se stesso cedendosi a una gabbia.
Non mi importa della notte,
è un equilibrista che non ritrova il circo
e senza fune gira tra le idee
portando ad accessorio un mio risveglio.
Nessun commento:
Posta un commento