Con l’anima randagia
prendo penna e scrivo
non so cosa dirò
L’urlo
prorompente della mente
mi confonde
Vedo petti
e mani larghe e adunche
stringerli e scoppiarli
Vedo occhi
grigi e stanchi
fuori dalle orbite
Vedo anime
sdraiate e fiacche
su suoli umidi
sporchi di muschio
Vedo pianto
che alimenta il muschio
e un freddo autunno scendere
su petti ossuti
e occhi stanchi e grigi.
prendo penna e scrivo
non so cosa dirò
L’urlo
prorompente della mente
mi confonde
Vedo petti
e mani larghe e adunche
stringerli e scoppiarli
Vedo occhi
grigi e stanchi
fuori dalle orbite
Vedo anime
sdraiate e fiacche
su suoli umidi
sporchi di muschio
Vedo pianto
che alimenta il muschio
e un freddo autunno scendere
su petti ossuti
e occhi stanchi e grigi.
D.L.
22/4/41 n. 633 (D.L 22/5/2004 n.128) su testo e immagine
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