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mercoledì 6 giugno 2012
Renato Fedi La ragazza sulla panchina
La ragazza seduta
sulla panchina ha mani in fermento
ed un fermacapelli rosa a cerchietto;
sfoglia una rivista a fumetti muovendo
nervosa la testa. Non più di vent'anni,
ma fianchi maturi che si sono già offerti
a un amante. Solleva lo sguardo spiando
il viale e la gente che va: cerca un volto
che a lungo ha sfiorato e ora gli sfugge.
Quotidiana ossessione
il risveglio e il suo viver frettoloso;
correre con gli occhi abbassati al timore
che incontrino quella verità che lenta
sta empiendo la mente: uomo che nasconde
nel cuore la paura di vecchiaia precoce
e si prende purezza senza aver devozione,
con sola la brama di un corpo infantile.
La ragazza seduta
sulla panchina ha mani che cercano la vita:
quella vita che cresce nel seno, esistenza
nuova già volta al dolore da riarsa ignoranza.
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