Quanti dolori dietro ai nostri sorrisi, che pure illuminano gli occhi: schegge di stelle a illuminare il Sé e l'Altro. Poi scende il sipario sulle luci del cielo, e torna la notte. Ma noi scalderemo le notti, uniti, non resteremo in solitaria ombra, carpiremo un barlume l'uno dell'altro, ne faremo luce costante.
Più simili al faro nella notte, non falene che ad esso conducono la propria fine, noi siamo le orme visibili sul percorso che porta all'aiuto del "noi più fragile". Lasciamolo dire al nostro cuore: la fragilità è il bacio dell'Essere Forte.
D.L.
22/4/41 n. 633 (D.L 22/5/2004 n.128) su testo e immagine
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