Sfogliando un giorno
una bianca margherita,
con stelo fra le dita
staccavo petali
parlando di sentimenti.
Quello dell’amore lieve scivolò
a terra e si moltiplicò
sfiorandomi il viso di gioia
con grande sorriso,
quello del dolore precipitò,
divenne grande come un albero
e s’allargò in lunghi rami
piangenti perché secchi.
Continuavo a sfogliare
la margherita, anche quello
dell’amicizia che lieve scese
a terra moltiplicando sempre più
i suoi petali profumati,
ne rimasero soltanto due,
quello del coraggio che,
cadendo a terra ruggì come un leone,
l’ultimo rimasto, quello dell’odio
dallo stelo non si staccò
e mi sussurrò soltanto:
non ti appartengo,
non sono tra quelli che tu
hai coltivato.
una bianca margherita,
con stelo fra le dita
staccavo petali
parlando di sentimenti.
Quello dell’amore lieve scivolò
a terra e si moltiplicò
sfiorandomi il viso di gioia
con grande sorriso,
quello del dolore precipitò,
divenne grande come un albero
e s’allargò in lunghi rami
piangenti perché secchi.
Continuavo a sfogliare
la margherita, anche quello
dell’amicizia che lieve scese
a terra moltiplicando sempre più
i suoi petali profumati,
ne rimasero soltanto due,
quello del coraggio che,
cadendo a terra ruggì come un leone,
l’ultimo rimasto, quello dell’odio
dallo stelo non si staccò
e mi sussurrò soltanto:
non ti appartengo,
non sono tra quelli che tu
hai coltivato.
@Argia Marinetti Autore del Giorno Anima di Vento 09/03/18
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